Nel capoluogo aretuseo continuano i preparativi per le elezioni amministrative. Fra nomi ormai certi e altri lasciati ancora in sospeso, negli ultimi giorni ne sono arrivati due nuovi: la 43enne che attende di sapere se potrà usare il simbolo di Beppe Grillo e l'avvocato 65enne Giovanni Randazzo, militante da anni nel comitato Ortigia sostenibile
Siracusa, la nuova sfida M5s: conquistare il Comune La candidata è Russoniello, gestisce sala ricevimenti
All’indomani delle elezioni politiche, che hanno visto il
collegio aretuseo premiare il Movimento 5 stelle con la percentuale di consenso più alta della Sicilia, è arrivato anche l’annuncio del candidato pentastellato a sindaco di Siracusa. Si tratta di una donna, Silvia Russoniello, 43enne di Belvedere attivista del meetup siracusano, molto vicina al deputato regionale più votato del M5s, Stefano Zito. «Ancora nulla di ufficiale – precisa Zito a MeridioNews – perché siamo ancora in attesa della certificazione per l’utilizzo del simbolo che ci deve arrivare dal nazionale». Russoniello, attivista di lungo corso ma senza precedenti esperienze politiche alle spalle, nella vita si occupa di gestire il Vanity Club, una sala ricevimenti nei pressi del viale Epipoli a Siracusa.
Non è di certo fra i nomi più noti dei grillini locali, tanto che anche ai vertici del meetup aretuseo non ricordano con precisione età e posizione lavorativa della donna. Nel 2013 è stata candidata al consiglio circoscrizionale di Tiche, ottenendo poco più di 80 voti. «Il fatto che non sia un nome noto – afferma Zito – è perfettamente in linea con le nostre scelte, tant’è che, fino a cinque anni fa, anche il mio non era affatto un nome noto». Forti dei risultati ottenuti nelle ultime competizioni elettorali regionali e nazionali, «non possiamo comunque perdere di vista il fatto che le amministrative sono tutta un’altra partita».
In un primo momento, il nome che era circolato come espressione di questo meetup del movimento siracusano era quello di Paolo Ficara, appena eletto al seggio uninominale alla Camera dei deputati. Prima che la sua candidatura alle scorse Politiche del 4 marzo fosse ufficializzata, era circolato anche il nome di Carlo Gradenigo, fondatore di Sos Siracusa, il coordinamento di cittadini e associazioni che si è costituito qualche anno fa per salvaguardare il territorio aretuseo e l’ambiente siracusano. Il giovane, proprietario del pub HMora davanti al quale nei mesi scorsi era esplosa una bomba carta, aveva poi smentito questa possibilità attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
L’ampio bacino di voti grillini a Siracusa è conteso anche da un altro attivista: Giovanni Napolitano, espressione del secondo meetup cittadino, Amici di Beppe Grillo. Napolitano ha fatto ritorno in città da pochi mesi dopo aver vissuto per oltre 16 anni in America; anche lui ha annunciato la sua candidatura a sindaco ottenendo in risposta la presa di distanza dell’altro meetup. È molto probabile che sia proprio quest’ultimo alla fine a ricevere l’investitura ufficiale dal nazionale, e quindi sarà autorizzato a correre alle Amministrative con il simbolo del Movimento. Ma in questo caso non è escluso che Napolitano resti comunque in corsa per palazzo Vermexio.
Altro nome arrivato a sorpresa nelle ultime ore è quello di
Giovanni Randazzo. L’avvocato 65enne – fratello dell’ex presidente delle camere penali italiane, Ettore Randazzo, morto a febbraio – si presenta con una lista civica che rappresenterà il mondo dell’associazionismo ambientalista. Da sempre lontano dai partiti, poco più di un anno e mezzo fa Randazzo ha contribuito attivamente alla nascita del comitato Ortigia sostenibile, attivo nello sviluppo turistico sostenibile e nella tutela del centro storico siracusano. «Insieme agli altri con cui mi sono impegnato in questi anni – dichiara il neocandidato – abbiamo deciso di costituire una lista civica per proseguire nel nostro impegno cominciato per Ortigia e che si amplierà a tutta la città». Una lista ancora in allestimento che pescherà prevalentemente dal mondo delle professioni, dell’associazionismo e dal mondo liberale. Nonostante una leggera tendenza a sinistra, «non saremo caratterizzati in termini ideologici, ma politicamente trasversali», conclude Randazzo.
Fra gli altri pretendenti alla guida della città aretusea c’è sicuramente Vincenzo Vinciullo, l’esponente di Alternativa popolare, già vicesindaco e assessore comunale ma anche deputato regionale e presidente della commissione Bilancio all’Ars, che si è detto disponibile subito dopo la mancata conferma a Palazzo dei Normanni. In campo anche Fabio Granata, l’ex parlamentare regionale e nazionale, tra i fondatori di DiventeràBellissima, il movimento del governatore Musumeci, a Siracusa. Il primo a rompere gli indugi sulla corsa a palazzo Vermexio era stato, già lo scorso anno, l’ex assessore Francesco Midolo, imprenditore esponente di Noi con Salvini.
Alla fine dello scorso dicembre, durante la conferenza stampa di fine anno, anche l’attuale sindaco uscente renziano Giancarlo Garozzo aveva annunciato la propria volontà a correre per un secondo mandato. Sono più recenti le dichiarazioni dell’ex candidato del centrodestra nel 2013 – sconfitto poi al ballottaggio da Giancarlo Garozzo – Ezechia Paolo Reale sulla volontà di candidarsi di nuovo a primo cittadino con il simbolo di Progetto Siracusa.
Fra i nomi non ancora confermati resta quello di Massimo Milazzo, l’ex consigliere comunale a capo del movimento Sistema Politico, che ha rassegnato le dimissioni dal civico consesso alla fine del 2016. Il centrodestra potrebbe pescare anche tra due assessori dimissionari della giunta Garozzo: Gianluca Scrofani, che ha lasciato la delega al Bilancio alla fine di gennaio, o Silvia Spadaro, ex Attività Produttive, che lo ha seguito protocollando le proprie dimissioni.