Torna libero l’imprenditore siracusano Antonio Spuria. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa ha disposto la remissione in libertà per Spuria, che lo scorso 29 maggio aveva subìto un aggravamento della misura degli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, Spuria – nonostante fosse ai domiciliari – avrebbe incontrato e impartito disposizioni lavorative ai dipendenti di alcune società per le quali era stata avanzata proposta di concordato, cioè lo strumento giuridico che ha come obiettivo quello di soddisfare i creditori di una società in caso di fallimento.
Spuria era finito ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su un presunto sistema che avrebbe portato al fallimento pilotato decine di società, che sarebbe stato attuato per potersi sottrarre al pagamento delle imposte per oltre 15 milioni di euro. Il provvedimento di oggi del giudice per le indagini preliminari è stato adottato anche alla luce dei provvedimenti del tribunale fallimentare di Siracusa, che ha accolto la richiesta di concordato per le società Atena e La Mattonella. Per questo sono state considerate attenuate le esigenze cautelari.
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