Con un solo litro di benzina percorre la distanza che separa Catania e Ragusa. Il prototipo, ideato e realizzato da un team di studenti dell'ateneo di Catania, parteciperà nei prossimi giorni alla prestigiosa Eco-marathon della Shell. Una gara nella quale non vince chi arriva per primo, ma chi copre la maggiore distanza. Guarda le foto della vettura
Sicily, l’auto green da 125 chilometri al litro Il progetto universitario vola a Rotterdam
Un’automobile che con un solo litro di benzina fa oltre 125 chilometri. Esiste ed è catanese. Si tratta della rossa Sicily, una vettura progettata e costruita alle falde dell’Etna, dall’EcoKatane Engineering, team che ha sede a Trecastagni. La squadra, formata da studenti di Ingegneria meccanica e industriale dell’università di Catania, per la quarta volta consecutiva correrà la prestigiosa Eco-marathon della Shell, la gara internazionale di auto a bassi consumi energetici. A formare il team – guidato da Daniele Consoli – sono Emanuele Anastasi, Alessandro Andolina, Carmelo Barbagallo, Marco Falzone, Filippo Russo e Giuseppe Caruso; li coordina il docente di Macchine e sistemi energetici Rosario Lanzafame. «Abbiamo fondato un’associazione no profit nel 2009 per permettere ad allievi e ingegneri di seguire totalmente l’ideazione e la messa in pista di prototipi», spiega Consoli. Studenti e neolaureati accomunati da un solo obiettivo: «La ricerca e la progettazione di vetture con tecnologie ecosostenibili».
L’automobile è formata da un telaio in acciaio al nichel-cromo-molibdeno, coperto da una struttura in vetroresina, per un motore che in prova ha percorso 125 chilometri – ben oltre la distanza che separa Catania e Ragusa, ad esempio – con un solo litro di carburante. Ad affiancare gli studenti nella costruzione di Sicily ha contribuito la Serra Autoracing, azienda che collabora con la struttura universitaria nello svolgimento dei tirocini dei giovani aspiranti ingegneri. «In officina ci siamo occupati della parte esecutiva, mentre per quella elettronica ci siamo affidati al dipartimento del professor Lanzafame», prosegue Daniele Consoli. Il quale, assieme al collega Emanuele Anastasi, ha realizzato la carrozzeria in soli venti giorni, «partendo da zero. Abbiamo creato tutto artigianalmente».
Dopo la presentazione ufficiale tenuta pochi giorni fa alla Cittadella universitaria, adesso arriva il momento delle ultimissime selezioni, partite già dal mese di giugno 2013. «Si tratta delle ultime formalità, stabilire chi ci sarà realmente». Scopo della corsa – dal 14 al 18 maggio, a Rotterdam – non è arrivare primi, ma coprire la distanza maggiore con una dotazione di carburante che è la stessa per tutte le vetture. E, di distanza, l’unica vettura proveniente dal Sud Italia ne dovrà percorrere molta: «Partiremo con un furgone, l’unico mezzo che ci permette di trasportare l’auto e le attrezzature», racconta il coordinatore.
Oltre 200 le squadre da battere, con allievi di ingegneria originari di 24 paesi. Ma assieme alle doti tecniche per permettere ai prototipi di muoversi sulla pista, sono richieste capacità di marketing per trovare gli sponsor, elementi essenziali per poter avviare progetti tanto ambiziosi. La campagna per aderire al progetto è aperta praticamente fino alla partenza per Rotterdam e finora allo sviluppo di Sicily hanno contribuito quattro-cinque piccole aziende locali. «Per poter partecipare dobbiamo essere un team universitario, il regolamento è rigido, ma l’ateneo non ci finanzia», precisa Consoli. Per questo motivo più volte è stato necessario ricorrere ai propri fondi per sfidare concorrenze italiane come i politecnici di Torino e Milano, ma anche realtà provenienti da oltreoceano. «La gara, cioè i turni in pista, è abbastanza breve. Si tratta più che altro di un momento per incontrare tanti colleghi – spiega il giovane – È bello confrontarsi con altri studenti».