Sicilia, da ‘colonia’ d’Italia a ‘colonia’ della Cina?

Com’è noto, il presidente del Consiglio dei ministri del nostro Paese, Mario Monti, è in Cina. Per affari, supponiamo. Visto che gli affari sono l’unico ‘motore’ di questo governo. In un comunicato del Fronte nazionale siciliano, si parla del progetto, ormai noto da qualche anno, di realizzare un aeroporto, al centro della Sicilia, che dovrebbe servire da base logistica ai cinesi.

Il centro della Sicilia, si legge nel comunicato diffuso da Giuseppe Scianò, Corrado Mirto e Giovanni Basile, tutt’e tre dirigenti del Fronte nazionale siciliano, “dovrà diventare un immenso aeroporto. Sarà la BASE DI APPOGGIO nel Mediterraneo della flotta aerea cinese, che si dovrebbe creare (sempre in Sicilia), proprio in territorio di CENTURIPE. E per la quale sarebbe pronto un mega progetto che farebbe riferimento alla GRAND CHINA AIR, società “pubblico-privata” con sede nell’isola di HAINAN”.

“La suddetta Società, udite! udite! – si legge sempre nella nota dei tre esponenti politici del Fns – a circa tre anni dalla sua costituzione è diventata la terza compagnia aerea cinese -si legge in una nota rivista siciliana, – “… e ha già diversificato l’attività, sia nel settore alberghiero sia in quello della costruzione di porti turistici”.

“Va da sè -dicono sempre dal Fns- che è poco credibile la TROVATA, quantomeno “‘furbetta’, di far credere che l’idea di questo aeroporto sia puramente ‘SICLIANA’, in quanto ‘risultato’ di una specifica RICERCA dei laboratori dell’Università KORE di ENNA, che, com’è noto, è il quarto ‘ateneo’ della Sicilia (l’unico istituito dopo l’ANNESSIONE della Sicilia all’Italia e che vanta, comunque, più di un ventennio di attività). La proposta venne fuori, in effetti, negli anni ’90, ma in un contesto internazionale molto differente. Ed era finalizzata alla costruzione di uno ‘SCALO’ per i voli italiani ed europei. Oggi, che la CINA è quello che è, si può fare un ‘SALTO’ di qualità particolare trasformando il territorio siciliano (e …. la stessa Sicilia) in un ‘NODO STRATEGICO’ del traffico aereo intercontinentale, al servizio dei collegamenti fra il SUD EUROPA e l’ASIA, le AMERICHE e l’AFRICA”.

“E’ previsto pure – si legge sempre nella nota – che il nuovo SCALO dell’ENNESE possa essere il TERMINAL “B” dell’aeroporto di CATANIA, che sta portando ‘avanti’ un piano di investimenti per circa 600 MILIONI di Euro. Non aggiungiamo altro, se non per esprimere il sospetto che la STRATEGIA di TUTTE queste operazioni NON sia affatto ‘SICILIANISTA’. E che sia, invece, legata all’espansionismo ‘commerciale, finanziario, politico ed economico’dell’Imperialismo Cinese”.

“Le conseguenze per la Sicilia, per l’Europa, per il Mediterraneo – dicono Scianò, Mirto e Basile – saranno, in questo caso, quelle che saranno … E cioè disastrose. E’, dunque, tutto chiaro? E’ tutto deciso? E’ tutto scontato? Siamo ‘colonia’della CINA senza avere smesso di essere “colonia” dell’ITALIA? NO, GRAZIE!”.

“Gli Indipendentisti di lu Frunti Naszziunali Sicilianu – si legge ancora nel comunicato – i Siciliani di tenace concetto, i Siciliani della Diàspora, ritengono, infatti (e si battono in tal senso) che la Nazione Siciliana abbia il diritto, il dovere ed anche la volontà di SMENTIRE, di CONTRASTARE e di DELEGITTIMARE tutti gli ‘operatori’ e tutte le grandi manovre che mirano a fare della Sicilia un ‘OGGETTO’ passivo – anzi: una colonia, – dell’Imperialismo cinese. Nessuno si illuda sulla eternità dell’apparente, momentaneo – e comunque forzato – letargo del Popolo Siciliano. Come è già avvenuto più volte nella STORIA, al letargo seguirà, infatti, un grande, inarrestabile RISVEGLIO. Ne tengano conto i politicanti di ogni colore e, soprattutto, quelli dell’ANTI-SICILIA, comunque camuffati. Siano o no pronti a cantare vittoria”.

foto tratta da economia.tuttogratis.it

 

 

 

 

 

 

 

Si ringrazia per la cortese attenzione.

Il Delegato alla Comunicazione ed alle P.R.

(Giovanni Basile)

 

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