Si era definito «un po’ cretino, un po’ maschilista» dopo essere stato incastrato dalla trasmissione Le iene mentre tentava di convincere una studentessa a concedergli favori sessuali in cambio di un buon voto sul libretto. Elio Rossitto, ex docente di Economia dell’ex facoltà di Scienze politiche, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentata concussione e tentata violenza sessuale nei confronti di quattro studentesse tre anni dopo lo scandalo che lo ha coinvolto e costretto alle dimissioni. Il gup Loredana Pezzino ha accolto la richiesta dell’accusa sostenuta dai procuratori Michelangelo Patanè e Marisa Scavo e dal sostituto Lina Trovato. LUniversità di Catania si è costituita parte civile.
Lo scandalo scoppia alla fine di ottobre del 2009, quando il noto programma televisivo di Mediaset realizza un’inchiesta partita dopo la denuncia di Dominique, giovane studentessa che accetta di armarsi di telecamera nascosta e filmare un incontro richiesto da Rossitto. Fino a quel momento erano circolate voci insistenti su presunti esami a porte chiuse e strane richieste che andavano al di là di un normale rapporto tra allievo e docente. I pettegolezzi vengono confermati dalle immagini inequivocabili filmate durante un lungo giro in auto (con una sosta in un bar) che termina in una stanza di un albergo. In camera, Elio Rossitto lascia alla giovane Dominique il registro dei voti a disposizione, con l’invito a scrivere lei stessa la valutazione, per poi manifestare in maniera definitiva le proprie intenzioni. Varie offerte, le lusinghe, l’invito alla ragazza a «fare quello che si sentiva». Poi l’uscita dall’albergo e l’incontro con l’inviato de Le iene, con tanto di imbarazzante tentativo di negare quanto appena successo e filmato.
Debole – a fronte delle immagini mandate qualche giorno dopo in onda – la difesa iniziale dell’ex docente attraverso un’intervista al quotidiano La Sicilia del 27 ottobre 2009. Un racconto che differisce da quanto visto nel video, con la ragazza che afferma di «non aver dormito la notte precedente, di essere stanchissima e di avere un grande desiderio quelle cose che si dicono Io da cretino le sono andato incontro – spiega Rossitto – e le ho detto se vuoi ti porto in albergo. E così abbiamo preso una stanza». La situazione, secondo il giudizio dell’ex docente, si fa sempre più strana: «La ragazza, che prima si era comportata normalmente, entrata nella stanza ha cominciato a fare discorsi strampalati, “cosa ho in cambio, cosa non ho in cambio” cose del genere».
In un primo momento Rossitto esclude qualsiasi problema, «non vedo quale possa essere lipotesi di reato essendo tra due persone maggiorenni». Ma la risposta dell’Ateneo giunge fulminea con una sospensione cautelativa – bloccata dalle dimissioni dello stesso ex professore – e la richiesta di danni avanzata dal consiglio di presidenza della sua stessa facoltà. Parallelamente parte l’inchiesta della Procura catanese che aveva disposto gli arresti domiciliari il 25 novembre 2009 dopo il tentativo di inquinamento delle prove a suo carico, revocando la misura il 12 dicembre. Arriva tre anni dopo una nuova tappa della vicenda che continuerà nelle aule di un tribunale tra qualche mese.
[Foto di Viviateneo.it]
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