Tornano ad addensarsi le nuvole sul Palermo. I rosanero cedono il passo al Venezia, che espugna 0-1 il “Barbera” nella sfida valida per la 14esima giornata di Serie B. Per affrontare i lagunari, reduci da un periodo di grande crisi che li ha spinti fino al penultimo posto, Corini ripropone il solito 4-3-3, con la novità Sala che prende il posto di Devetak sulla sinistra, confermata in blocco il resto della formazione, con Mateju sulla fascia opposta e la coppia Bettella – Nedelcearu in mezzo. La mediana vede all’opera Broh, Gomes e Segre, mentre in avanti il compito del gol è affidato a capitan Brunori, coadiuvato da Di Mariano e Floriano.
L’inerzia della gara, sin dal primo tempo, sembra inclinata a favore del Venezia, costretto a fare “all in” sulla sfida, per smuovere la graduatoria. Gli uomini di Vanoli si fanno pericolosi sin dai primi minuti, ma si segnalano soprattutto per le occasioni all’11’ ed al 22′, quando Tessman prima e Andersen poi non concretizzano due ghiotte occasioni. Il Palermo soffre e, nella seconda parte della frazione subisce anche l’infortunio di Di Mariano, dopo un colpo involontario alla coscia, da parte di Wisniewski. Il finale di tempo è comunque appannaggio dei veneti, che tra il 43′ ed il 45′ costringono Pigliacelli agli straordinari, dapprima con Andersen che approfitta di un errore di Mateju per calciare da distanza ravvicinata, poi con Zampano che sfiora il palo sugli sviluppi di un corner e infine con Pojhanpalo che viene murato dall’estremo rosanero, riuscendo a far arrivare il Palermo all’intervallo con un immeritato 0-0, sotto i fischi del pubblico.
Ripresa si da subito pimpante: il direttore di gara assegna un rigore al Palermo, poi revocato dal VAR, al 52′. Due minuti dopo è ancora Pigliacelli a tenere a galla i suoi sulla botta di Pohjanpalo. La pressione degli ospiti viene premiata al 67′, quando un tocco rivedibile di Mateju innesca proprio Pohjanpalo, che interccetta la sfera e insacca. Tuttavia il Palermo potrebbe subito riequilibrare i conti, perché neanche un minuto dopo il tocco di braccio di Wisniewski, in area veneziana, vale il calcio di rigore per i siciliani. Dagli undici metri si ripresenta Matteo Brunori, che sceglie lo stesso angolo del penalty fallito a Cosenza, ottenendo lo stesso, identico, risultato. Sulla respinta corta di Joronen l’attaccante cicca clamorosamente il tap in ravvicinato. L’occasione mancata sveglia il Palermo, che al 73′ sfiora il pari con Di Mariano, che colpisce al volo su cross di Valente dalla destra venendo neutralizzato da Joronen. Corini mischia le carte e getta nella mischia Damiani e Stulac per Segre e Gomes. Pochi istanti dopo i rosanero pareggiano con Bettella che si avventa sulla respinta di Ceppitelli, dopo un colpo di testa di Nedelcearu. La gioia palermitana, però, dura poco: il VAR ravvisa un fuorigioco di Soleri nell’azione e annulla la marcatura. Nonostante i sette minuti di recupero il Palermo non riesce più a graffiare. Il Venezia gestisce il vantaggio e porta a casa un successo meritato. I rosanero, da stasera, tornano in zona play out.
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