Francesco Domingo (classe 1956) è ritenuto il capo della famiglia di Castellammare del Golfo, nel Trapanese. E l'anello di congiunzione con Cosa nostra americana. È già stato condannato per associazione mafiosa e arrestato nel giugno del 2020
Sequestro da un milione per il boss Ciccio Tempesta Ritenuto uomo di Messina Denaro pure per gli Usa
Beni dal valore di un milione di euro sono stati sequestrati a Francesco Domingo (classe 1956) ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo (Trapani). Già condannato per associazione mafiosa e arrestato nell’operazione Cutrara nel giugno del 2020, Domingo è considerato un uomo di Matteo Messina Denaro. Il provvedimento di sequestro di immobili, veicoli, conti correnti e quote sociali è stato stabilito, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani. A eseguirlo sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani.
Il ruolo di vertice di Domingo – detto Tempesta – all’interno del clan sarebbe stato riconosciuto anche da esponenti mafiosi da tempo presenti negli Usa. Numerose sono state infatti le visite, documentate dai carabinieri, di esponenti della famiglia mafiosa italo-americana Bonanno di New York che aggiornavano il capomafia castellammarese delle dinamiche e degli equilibri di Cosa nostra oltreoceano. Domingo avrebbe organizzato un incontro tra Gaspare Spatuzza e Matteo Messina Denaro quando entrambi erano latitanti nel corso quale erano state prese decisioni sulla custodia delle armi a disposizione delle famiglie mafiose trapanesi. Sono stati sequestrati una ditta individuale dedita alla viticoltura, terreni, fabbricati rurali, un magazzino e due conti correnti, per un valore complessivo stimato in circa un milione di euro.