La guardia di finanza ha sequestrato il Gran teatro tenda di via dell’Autonomia siciliana, in zona Fiera, gestito da molti anni dagli Zappalà, famiglia di attori da generazioni tra le più prolifiche a Palermo. A fare scattare il provvedimento disposto dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Procura, il presunto tentativo da parte degli amministratori di togliere la struttura dalle disponibilità dell’a società storica, la che la gestiva, per la quale era già stata avviata la procedura fallimentare dal 217 con un debito di oltre un milione di euro nei confronti dell’erario, di fornitori, del Comune, dei dipendenti e della Siae. 

Sarebbe stato Franco Zappalà, amministratore formale e figlio di Antonino, 85enne amministratore unico della società, a intestarsi dapprima il teatro e le attrezzature sceniche di maggior valore attraverso «un’operazione fittizia di finanziamento personale di cui non è però stata trovata alcuna traccia», per poi dirottare questi beni affittandoli a una nuova società, la Parsifal, anche questa ormai chiusa e successivamente a un’ulteriore newco. In questo modo, al momento dell’avvio della procedura fallimentare, tra le poste dell’attivo, venivano rinvenuti solo pochi beni di scarso valore economico e l’attività del teatro riusciva ad andare avanti.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere – fanno sapere dalla guardia di finanza – Si tratta di un classico dei fallimenti pilotati». Il sequestro preventivo ha messo sotto chiave beni per un valore che si aggira intorno ai 760 mila euro. Sia Franco che Antonino Zappalà sono al momento indagati per il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. La struttura teatrale sottoposta a sequestro verrà adesso gestita da un amministratore giudiziario.