Promuovere la Sicilia come «meta ideale» per le vacanze rilanciando il comparto del turismo durante «la fase post emergenziale Covid-19». È questo il punto saliente di See Sicily, il piano di promozione ideato dal governo del presidente Nello Musumeci con l’assessorato allo Sport e Turismo guidato dall’assessore Manlio Messina. Il programma si articola su dei voucher messi a disposizione attraverso delle agenzie che permettono ai vacanzieri che prenotano almeno tre notti in strutture convenzionate di averne una in omaggio. Previste delle agevolazioni per escursioni e visite guidate ma anche una decurtazione del 50 per cento sul prezzo dei biglietti di navi e aerei per raggiungere l’Isola. La Regione, nel 2021, aveva previsto una somma di 5 milioni di euro per la comunicazione con un avviso da 75mila euro per cercare un’agenzia a cui affidare la campagna. Anche per quest’anno si è deciso di procedere con la medesima modalità aumentando però l’importo dell’avviso fino a 110mila euro (più Iva). Dopo la valutazione delle proposte, che potranno essere inviate entro il 6 maggio, la Regione procederà all’affidamento diretto.
Nell’ambito di quella che tecnicamente viene definita un’indagine di mercato, gli uffici terranno conto di una serie di indicatori. Dalla «rispondenza della proposta agli obiettivi prefissati», passando per la «creatività e originalità» e «l’esperienza dei soggetti costituenti il team da comprovare con i curricula dei singoli». Il servizio, inoltre, avrà una durata di sette mesi a partire dalla sottoscrizione del contratto. Per partecipare bisognerà essere iscritti al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Le aziende di comunicazioni dovranno avere all’attivo almeno cinque progetti «di comunicazione digital e offline» nello «specifico campo della promozione turistica nell’ultimo quinquennio». C’è anche il nodo del fatturato: per prendere parte all’indagine di mercato, bisognerà avere messo in conto per le vendite una cifra media annua di 150mila euro nei cinque anni 2016-2021.
Nel capitolato tecnico è previsto, come si legge nel documento, anche un extra budget di 40mila euro «da destinare all’acquisto di spazi pubblicitari tradizionali, ovvero costi relativi alla pubblicazione di inserzioni sui principali social network». Tra le curiosità dell’affidamento compare pure la realizzazione di iniziative con cinque blogger o influencer «che trattino di turismo e viaggi» su Facebook, Tik Tok e Instagram. Il loro ingaggio, precisa il documento, «è ricompreso nel costo del servizio oggetto dell’affidamento».
Nei mesi scorsi, la Regione aveva già stanziato altre somme per pubblicizzare See Sicily. A febbraio, la dirigente generale Lucia Di Fatta aveva firmato un decreto per la campagna promozionale all’interno di Casa Sanremo, ossia l’area hospitality del festival della canzone italiana. Un impregno complessivo di 59mila euro per «prolungare la visibilità del programma See Sicily», si legge nel decreto. Un documento più recente, datato 15 marzo, ha impegnato invece 1,5 milioni di euro per trasmettere gli spot sui principali network televisivi nazionali. Alla Rai andranno 427mila euro, stessa cifra per le reti private Mediaset. Per la piattaforma Sky 244mila euro mentre per 122mila euro per La7, Canale 9 e Tv2000 per l’importanza di quest’ultima nel «segmento del turismo religioso». Sono ormai confinate al 2020 le polemiche e le accuse di plagio sul logo Visit Sicily.
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