Scuola Meucci, firmato l’accorpamento Il sindaco giura: «Vi difenderò a Palermo»

«Mi impegno a portare le vostre istanze e proposte, che sono anche le mie perché le condivido in pieno, al tavolo tecnico che l’assessore (Nelli Scilabra, responsabile dell’assessorato alla Formazione, ndr) mi ha assicurato di volere organizzare per la prossima settimana». Sono queste le parole del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, ieri pomeriggio davanti una platea di genitori, alunni, personale docente e non docente e alcuni rappresentanti della municipalità. Riunione convocata con urgenza per concordare una soluzione che scongiuri l’accorpamento della scuola Corridoni-Meucci nel quartiere Cibali con la scuola Federico De Roberto, a Nesima. Dopo avere ripercorso la vicenda per sommi capi, il primo cittadino ha fatto questa promessa ai residenti del quartiere Cibali.

Una battaglia che si prospetta lunga e difficile, soprattutto perché nei giorni scorsi l’assessore Scilabra ha firmato il decreto che prevede proprio l’unione con la scuola De Roberto perché sottodimensionata. Così una sola dirigenza dovrà occuparsi di un totale di sei plessi scolastici in due quartieri diversi. Nei giorni scorsi il sindaco si era impegnato a parlare con la preside del circolo didattico De Amicis per chiedere di cedere alla Corridoni-Meucci la succursale di via Merlino, molto più vicino rispetto alla De Roberto. Operazione necessaria per poter raggiungere il numero minimo di 600 alunni richiesto dalla legge per potere mantenere l’autonomia scolastica. L’opzione, però, è stata respinta dalla dirigente, come comunica il sindaco, perché altrimenti – come in un circolo vizioso – mancherebbero i numeri alla De Amicis.

La soluzione pensata dai rappresentanti scolastici e di cui il primo cittadino Stancanelli ha promesso di farsi portavoce alla Regione, però, è un po’ diversa in realtà. «Forse è stata posta male la questione alla preside», afferma Agatino Lanzafame consigliere della VI municipalità. L’idea coinvolge anche la vicina scuola media Majoirana. Si tratterebbe quindi di unire il circolo didattico De Amicis con la scuola Majorana anticipando i tempi di trasformazione, obbligata dalla legge, in istituto comprensivo. In questa maniera, il plesso di via Merlino non sarebbe più vitale per la sopravvivenza della sua attuale sede principale.

Nonostante l’appoggio e l’auspicio del sindaco secondo cui «se restiamo uniti e abbiamo la capacità di perseguire un ragionamento che gli faccia capire che non siamo pazzi, ma proponiamo qualcosa di concreto, mi sembra difficile che l’assessore non riveda il decreto», la comunità di Cibali attorno all’istituto Corridoni-Meucci è molto preoccupata per l’accorpamento. «Porterà lentamente alla morte della nostra scuola con una direzione lontana e una riduzione del numero dei dipendi, nonostante i nostri sforzi che hanno portato anche all’aumento di 50 iscrizioni quest’anno», lamentano all’unanimità. Non vogliono correre il rischio di perdere contatto col quartiere che negli ultimi anni ha vissuto in simbiosi con la scuola.

Il decreto è in attesa di essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale. E se il sindaco è fiducioso «che ci siano dei margini per fare capire che la proposta è ragionevole», il consigliere Lanzafame ha qualche preoccupazione in più perché «i tavoli tecnici dovrebbero riguardare la programmazione 2014-2015 e non quella 2013-2014». Inoltre ha dei dubbi circa la tempistica con cui si sta affrontando la situazione: «Non servono tavoli tecnici comuni, il problema è specifico e va affrontato in modo specifico», conclude Lanzafame.

E la strada per il mantenimento dell’autonomia scolastica della scuola di Cibali è dunque in salita, non solo perché il decreto è stato firmato (comunque ci sarebbe ancora il tempo per modificarlo), ma quanto, come sottolineato dalla dirigente Antonella Maccarrone, «perché il Ministero ha già stabilito a dicembre le risorse finanziarie per il prossimo anno scolastico». Definisce quindi «imprudente» la mancata proposta dell’amministrazione comunale di gestire i plessi sottodimensionati in maniera differente. Adesso non rimane che aspettare la convocazione del tavolo tecnico per la settimana prossima. «Già da lunedì mi farò sentire con i funzionari regionali», promette in chiusura il sindaco Raffaele Stancanelli.


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