Sono passati 18 anni senza che l'istituto in via Giafar, a Braccaccio, abbia visto completati i lavori di ristrutturazione. Nel frattempo il plesso è oggetto di raid vandalici e occupazioni. Del caso si era occupata anche Striscia la Notizia e l'assessore Arcuri aveva assicurato che a settembre i bambini avrebbero avuto le aule ristrutturate
Scuola Cavallari, tanti auguri all’incompiuta La festa polemica del M5S: «Pronto esposto»
Torta e spumante per festeggiare «l’inefficienza» dell’amministrazione comunale. Cittadini, docenti e parlamentari del Movimento Cinque Stelle hanno partecipato oggi alla «festa polemica» per il 18esimo anno dall’inizio dei lavori di ristrutturazione della scuola primaria e dell’infanzia Saverio Cavallari di via Giafar, a Brancaccio. La struttura, espressione di un Liberty destinato a uso sociale e in ottime condizioni, è stata dotata di un padiglione moderno, che avrebbe dovuto diventare un’aula multimediale o uno spazio per ospitare progetti extra scolastici per i bambini e che attualmente è in stato di degrado.
«Celebriamo la maggiore età della disamministrazione locale con una torta – spiega Sergio Oliva, attivista del Movimento Cinque Stelle -. Il blocco dei lavori è sintomo di una burocrazia collosa che decreta ancora una volta il disinteresse e l’inefficienza dell’amministrazione. Oggi la struttura sopravvive a occupazioni abusive e sistematiche opere di vandalismo». L’assessore e vicesindaco Emilio Arcuri ha recentemente annunciato che il padiglione sarebbe stato aperto nel mese di settembre 2015. «Considerando che siamo al 7 agosto è impossibile – afferma Chiara Di Benedetto, deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle -. Abbiamo preparato un esposto che presenteremo alla Corte dei Conti perché c’è il forte sospetto di un danno erariale. Abbiamo chiesto anche l’accesso agli atti. La prima delibera relativa a questa struttura risale al 1997 e si tratta di centinaia di migliaia di euro regolarmente stanziati e appaltati. Che fine hanno fatto?».
La «valanga di soldi pubblici» destinati ad uno dei primissimi edifici progettati per essere scuola da un allievo del Basile, figlio di Attilio Mineo, è stata probabilmente bloccata da un «cambio di legge regionale del 2010 – continua -. Resta pertanto difficile credere che l’amministrazione non sia in grado di portare a termine un lavoro di recupero in questo luogo, rappresentativo del degrado e dell’abbandono in cui versa l’intero quartiere Brancaccio».
Anche la redazione di Striscia la Notizia si era occupata di questo padiglione e l’assessore Arcuri aveva promesso di inaugurarlo in autunno. «Oggi con questa festa polemica stiamo inaugurando la ‘non apertura’ della scuola – continua Chiara Di Benedetto -. Dopo 18 anni stappiamo lo spumante davanti le porte della Cavallari. Festeggiamo, ma rendendoci conto della gravità della cosa. Siamo pronti a procedere anche chiedendo l’intervento della Procura, vogliamo che le responsabilità vengano accertate».
Tra i presenti anche alcuni docenti. «Da 7 anni ci battiamo per aprire questa parte importante della scuola – dice Laura Muratore docente e vicaria – , una struttura esistente ma non utilizzabile a causa di intoppi burocratici che ostacolano i lavori. Siamo quasi infastiditi dal nostro stesso impegno, che viene costantemente svilito dal disinteresse».