«Sei vicino alla morte. Rip». Cinque parole scritte in stampatello con una bomboletta spray di colore rosso sul muro accanto alla porta dello studio del primario di Oculistica dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Paolo Caruso. Sulla porta è stato disegnato anche il simbolo di falce e martello, mentre sull’altra parte del muro una svastica.
A scoprire quello che sembra avere i contorni di un atto intimidatorio è stato il personale sanitario che ha notato la scritta proprio vicino all’ingresso del reparto di Oftalmologia. Al momento non sono ancora chiare le motivazioni di questo gesto e, infatti, sono in corso le indagini da parte della Digos del capoluogo aretuseo. Il personale della polizia scientifica, intanto, ha già effettuato i rilievi.
«Sono gesti intollerabili nei confronti di chi rappresenta le istituzioni e si prodiga
giornalmente per garantire la salute dei cittadini». È questo il commento all’episodio scoperto nelle prime ore di questa mattina fatto dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, dal direttore sanitario Salvatore Madonia e dal direttore amministrativo Salvatore Iacolino.
Dall’azienda ospedaliera è stata espressa «indignazione e severa condanna per la scritta con minacce di morte. Confidiamo – aggiungono dall’Asp – nelle attività di indagine delle forze di polizia che portino a svelarne al più presto gli autori affinché siano puniti come meritano». Anche il direttore medico dell’ospedale Rosario Di Lorenzo, a nome di tutti i primari e del personale, con un
documento inoltrato alla direzione aziendale, ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti del primario.
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