Le perquisizioni hanno riguardato i comuni di Porto Empedocle, Naro, Cianciana, Gela, Scordia, Acate, Pedalino e Ragusa. Avrebbero sfruttato insegne di agenzie riconosciute dallo Stato, per utilizzare invece piattaforme illecite. Il denaro poi sarebbe stato recuperato da una squadra di galoppini
Scommesse illegali, sequestri in quattro province Al vertice società maltese, soldi trasferiti in aereo
Quindici denunce per esercizio abusivo di attività di giochi, 80 computer sequestrati e somme bloccate per oltre 113mila euro. Sono i numeri di un’operazione che ha riguardato diversi centri scommesse nelle province di Agrigento, Catania, Caltanissetta e Ragusa. A condurla sono stati i finanzieri del comando provinciale ibleo.
Le perquisizioni hanno riguardato i comuni di Porto Empedocle, Naro, Cianciana, Gela, Scordia, Acate, Pedalino e Ragusa. L’ipotesi delle Fiamme Gialle è che negli esercizi commerciali venisse raccolto denaro usato per fare puntate con agenzie estere non riconosciute dallo Stato. I centri sarebbero stati camuffati con insegne che richiamavano agenzie autorizzate. Accertato un giro di puntate superiore al milione di euro.
Dalle indagini è emerso inoltre che ogni associato risultava in possesso di un plafond concesso dall’allibratore estero e utilizzato localmente dagli utenti finali. «Il sodalizio – si legge in una nota della guardia di finanza – ha previsto anche le modalità di prelievo del denaro raccolto presso le diverse città, attraverso una rodata struttura di recupero da parte di galoppini con sistematici viaggi verso le località interessate». Le somme raccolte sarebbero state successivamente consegnate al titolare di una società con sede a Malta, con partenze via nave dal porto di Pozzallo o tramite aereo da Catania e Comiso.