Scambio culturale tra giapponesi e italiani: una distanza solo geografica

Circa un mese fa, qui a Ragusa nella nostra facoltà, si concludeva la seconda edizione dello scambio culturale tra gli studenti di giapponese della nostra facoltà e gli studenti giapponesi dell’Università di Momoyama di Osaka.

Questo programma, come quello dello scorso anno, prevedeva un’esperienza di homestay della durata di tre settimane, quindici studenti italiani hanno avuto la possibilità di ospitare nella propria casa altrettanti studenti di Osaka.

Il poter fare homestay, secondo me, si traduce in un’esperienza di alta formazione, perché entrambi gli studenti vengono a stretto contatto con le rispettive culture e le rispettive lingue, e si trovano a condividere tutto, comprese le semplici abitudini quotidiane. Secondo me rappresenta un’opportunità irripetibile per quanto riguarda l’apprendimento globale di una cultura, come quella giapponese, totalmente diversa da quella italiana.

In occasione del soggiorno degli studenti giapponesi qui a Ragusa, sono state organizzate da parte nostra delle visite, della durata di mezza giornata, in modo da far apprezzare i dintorni del territorio Ibleo.

Proprio durante una passeggiata,  che dalla chiesa di San Giovanni a Ragusa scendeva fino a Ibla, i nostri colleghi giapponesi hanno potuto ammirare le splendide vedute mozzafiato che si possono scorgere dalla strada che collega le due  parti, la nuova e la vecchia, della città.

Un’ulteriore visita è stata organizzata al Castello di Donnafugata. Inoltre i ragazzi giapponesi hanno avuto la possibilità di assistere, il 29 Agosto, ai festeggiamenti in onore di San Giovanni a Ragusa, e di apprezzare, molto, i giochi pirotecnici che si sono svolti in tarda serata a conclusione della festa.

Molto interessante è stato notare come studenti di giapponese e non siano stati catturati da questa ondata di “Giappone”.

Infatti credo che questa esperienza, oltre ad essere stata formativa per noi che studiamo questa cultura, lo sia stata anche per tutti coloro che non studiano ciò e che sono entrati ugualmente in contatto con essa, rimanendone affascinati.

Ovviamente un’esperienza del genere, oltre a lasciare ad ognuno di noi un preziosissimo bagaglio culturale, anche sul piano umano ha lasciato qualcosa: i rapporti che si sono instaurati vanno ben oltre il semplice progetto iniziale. Le amicizie nate, nonostante l’immensa distanza geografica, sembrano destinate a perdurare nel tempo; a dimostrazione di ciò, il giorno della partenza dei nostri amici giapponesi non ci si è salutati con un addio, ma con la promessa di un prossimo incontro, magari in Giappone o nuovamente in Italia.

Cinzia Billeci

Recent Posts

Chiesto il rinvio a giudizio per i presunti mandanti dell’omicidio del sindacalista Mico Geraci

La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…

38 minuti ago

Catania, bambina muore subito dopo il parto. Presentato esposto in Procura

Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…

2 ore ago

Siccità in Sicilia, il ministero delle Infrastrutture approva il piano per i dissalatori: costerà 50 milioni con fondi regionali

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…

2 ore ago

Palermo, in una dimostrazione a scuola davanti a dei bambini la polizia municipale spara a salve e simula un arresto

Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…

3 ore ago

Processo per il depistaggio sulla strage di via D’Amelio, rinviati a giudizio quattro poliziotti. Il pm: «Assoluta malafede»

Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…

7 ore ago

Siracusa, 16enne accoltella un ragazzo che ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata: arrestato

Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…

7 ore ago