Scala dei Turchi, i turisti invadono l’area sequestrata «Rischio crolli. Regione si faccia avanti per gestione»

«Decine e decine di persone invadono l’area interessata da
rischi idrogeologici, ma nessuno fa niente». A ribadire ciò che avviene giornalmente a Scala dei Turchi, la suggestiva parete di marna lungo la costa di Realmonte, nell’Agrigentino, è Claudio Lombardo, presidente di Mareamico. L’associazione ambientalista da anni documenta con foto e video i turisti che giornalmente scavalcano l’area transennata per accedere alla roccia diventata un monumento.

Fotografare il mare e godersi il sole dalla marna di Scala dei Turchi, però, non è possibile alla luce di un provvedimento (solo l’ultimo in ordine di tempo) che risale al febbraio del 2020, quando l’area venne sequestrata dopo la decisione della procura per rischi idrogeologici. «Occupare quella zona è un reato penale – sottolinea Lombardo – L’estate scorsa, i carabinieri e la capitaneria di porto hanno fatto oltre 100 multe. Quest’anno il servizio di controllo spetta al Comune di Realmonte che ha messo del personale a protezione dell’area. Però succede che, nella fascia oraria dalle 13 alle 15 e nel tardo pomeriggio quando il personale va in pausa o conclude il servizio, l’area subisce una invasione di persone che scavalcano le transenne e la occupano. Oltre a deteriorare la pietra, c’è una situazione di pericolo».

L’associazione chiede alla
Regione di farsi carico della questione. «La marna è fatta da micro conchiglie che si deteriorano – continua l’attivista – C’è un progetto della Regione perché l’area venga messa in sicurezza, adesso è necessario che qualcuno si faccia avanti. In modo tale da svolgere gli interventi e poi dissequestrarla». Parte della zona è anche di proprietà privata. «Il responsabile sarebbe anche disponibile a cederla – conclude Lombardo – Ma se la Regione non interviene, tutto continua a rimanere fermo. Noi non vogliamo che l’area non venga vissuta o visitata. Chiediamo la messa in sicurezza e l’attuazione di ingressi contingentati che evitino l’invasione estiva».


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo