«La Scala dei Turchi è di proprietà del Comune di Realmonte!!!». Con queste parole la pagina Facebook ufficiale dell’ente in provincia di Agrigento ha annunciato di avere ottenuto la piena disponibilità della falesia di marma bianca. Un traguardo storico dopo anni di battaglie e colpi di scena in una vera e propria contesa tra pubblico […]
La Scala dei Turchi donata al Comune di Realmonte. Si chiude la contesa tra pubblico e privato
«La Scala dei Turchi è di proprietà del Comune di Realmonte!!!». Con queste parole la pagina Facebook ufficiale dell’ente in provincia di Agrigento ha annunciato di avere ottenuto la piena disponibilità della falesia di marma bianca. Un traguardo storico dopo anni di battaglie e colpi di scena in una vera e propria contesa tra pubblico e privato. Ieri, nello studio del notaio Giuseppe Fanara, si sono dati appuntamento per la firma la sindaca di Realmonete, Sabrina Lattuca, e Ferdinando Sciabbarà, ossia il pensionato ed ex dipendente della Camera di commercio di Agrigento che era proprietario di una parte della Scala dei Turchi dopo averla ottenuta in eredità. Il passato è d’obbligo in questo caso poiché Sciabbarà ha deciso di donare il bene al Comune. Un atto di «straordinaria generosità» sia per la sindaca che per l’associazione ambientalista MareAmico.
Formalizzato questo passaggio bisognerà capire come verrà gestito il bene. Possibile la creazione di una fondazione che metta insieme il Comune di Realmonte, l’ente Parco Valle dei Templi, il polo territoriale universitario di Agrigento e il Libero consorzio provinciale. Sul tavolo c’è anche la creazione di un biglietto d’ingresso unico che permetta ai visitatori l’accesso alla Scala dei Turchi e alla villa romana di Durrueli, sempre a Realmonte. Senza dimenticare il nodo della salvaguardia del bene. Da febbraio 2020 diversi cartelli impongono il divieto d’accesso alla Scala, sia per preservarne il fascino ma anche a tutela degli stessi visitatori a causa dei crolli di alcune porzioni della parete rocciosa.
E sempre a proposito di cartelli risale al 2015 la comparsa di alcune targhe che indicavano ai visitatori come il bene fosse di proprietà privata. Sciabbarà aveva inoltrato a tutti gli enti anche la richiesta per l’ottenimento di un’autorizzazione per recintare l’intera area, ogni anno ammirata da migliaia di turisti. A maggio dello scorso anno, invece, l’ex funzionario in pensione aveva proposto l’acquisto e la messa in sicurezza all’imprenditore Elon Musk, già proprietario di Tesla e Twitter. Ad Aprile scorso una polemica era nata dopo la pubblicazione di un selfie da parte della nuotatrice Federica Pellegrina. La campionessa olimpica aveva immortalato la Scala mostrando la presenza di alcune persone in aperta violazione del divieto d’accesso.