Procede senza sosta l’ondata di sbarchi d’immigrati in Sicilia. Nella tarda serata di ieri la Guardia Costiera ha tratto in salvo circa 200 profughi al largo della costa siracusana. Gli extracomunitari erano a bordo di un barcone avvistato da un aereo impegnato nel servizio di pattugliamento del Canale di Sicilia. Tra i migranti erano presenti una settantina di bambini.
La cronaca di una emergenza quotidiana. Fronteggiata, come sempre dalle nostre Istituzioni, in modo del tutto inadeguato. Oltre ai problemi già noti dei centri d’accoglienza allo stremo, del lato umano del fenomeno migratorio che parla di disperati in fuga dalle guerre, c’è un aspetto che riguarda anche le nostre Forze dell’Ordine.
Sappiamo che di anno in anno, le risorse a loro destinate sono diventate esigue. Ricordiamo le manifestazioni dell’anno scorso in cui i sindacati della polizia denunciavano in piazza le condizioni in cui sono costretti a lavorare: carenza di organico e di mezzi. Turni di lavoro estenuanti. Addirittura volanti senza benzina. La situazione, con la gestione dell’emergenza immigrati, è peggiorata.
I sindacati di categoria hanno più volte lanciato l’allarme. Rimasto inascoltato. E, adesso, si sentono pure beffati. Qualche settimana fa, infatti, il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, è andato a Siracusa. Dove, per inciso, i poliziotti si sono ritrovati a dare soccorso ai barconi in pedalò. Avete capito bene. Quella fragile imbarcazione usata per divertimento da ragazzi e bambini.
La vista di Alfano, che è andato l’ insieme con il capo della Polizia, Alessandro Pansa, aveva fatto ben sperare gli agenti. Avevano pensato che un Ministro, peraltro siciliano, sarebbe stato sensibile alle loro condizioni di lavoro. Invece no. A parte le solite dichiarazioni di rito, ha annunciato un potenziamento del sistema di protezione dei richiedenti asili e dei rifiugiati che porterà a 16.000 posti il numero di soggetti che possono essere accolti in ambito nazionale.
Niente per le forze dell’ordine: né uomini, né mezzi. Forse il Ministro pensa che andare in pedalò sia divertente.
Non stupisce dunque la presa di posizione del Siulp che senza mezzi termini, per bocca del segretario regionale, Renato Azzinari, dichiara che “la vistia di Alfano è stata una occasione mancata. Pensavamo che avrebbe portato a provvedimenti come il potenziamento degli organici, la dotazione di mezzi idonei, lo stanziamento di fondi per pagare straordinari.
Nulla di tutto questo. Il Responsabile Nazionale dellordine e la sicurezza pubblica pensa ad aumentare la ricettività senza pensare minimamente a tutte le problematiche conseguenti. Come ritenere di poter risolvere i problemi della Giustizia costruendo altre carceri senza assumere nuovi Agenti penitenziari!
Ancora una volta non ci riteniamo per niente soddisfatti e speriamo che qualcuno si renda conto di ciò che accade in questo momento in Sicilia e risolva velocemente il problema per evitare il collasso definitivo del sistema”.
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