Il fatto, ripreso dal telefonino di un utente Facebook, è avvenuto ieri sera all'incrocio con via Spadaro Grassi, a pochi metri dal Duomo. La barriera serviva a limitare gli accessi alla piazza, per sicurezza. Smentita la bufala degli «inviti». Guarda il video
Sant’Agata 2019, folla sfonda varco in via Garibaldi «Era piazzato lì solo per la sicurezza delle persone»
Il video, caricato intorno alle 18.45 di ieri dall’utente Facebook Francesco Chittari, ha avuto oltre 1600 condivisioni. Le immagini raccontano che una folla di devoti, desiderosa di accedere in piazza Duomo in vista dei tradizionali «fuochi del 3», ha letteralmente sfondato una barriera di transenne sistemata in via Garibaldi, all’altezza dell’incrocio con via Spadaro Grassi. La gente ha forzato il varco proprio mentre steward, agenti di polizia e carabinieri stavano cercando di riportare la calma in quella zona. Al prorompere della folla, ovviamente, forze dell’ordine e personale di sicurezza non hanno reagito. Anche in considerazione del fatto che si trattava semplicemente di famiglie, con bambini e anziani.
Ma perché quei varchi si trovavano lì? Sono previsti dal Piano per la sicurezza e la gestione delle emergenze, realizzato dagli uffici della Protezione civile in collaborazione con le forze dell’ordine. Il documento, presentato alla città lo scorso 31 dicembre, recepisce, tra le tante normative di settore, anche quella che riguarda la capienza massima di piazze e slarghi, adottata all’indomani dell’ormai famoso caso di panico di massa avvenuto in piazza San Carlo, a Torino, il 3 giugno 2017. Prima ancora che i festeggiamenti avessero inizio, in quella sede, l’assessore competente Alessandro Porto aveva spiegato che per il Duomo la capienza massima stabilita è di 4200 persone. E diventa doppia in piazza Università, dove possono stazionare 8400 cittadini. «Saranno posizionati i varchi per incanalare gli ingressi», aveva aggiunto Porto. Ma quel sistema di canalizzazione sembra essere saltato, per lo meno in via Garibaldi.
Il varco si trovava lì per effetto della cosiddetta circolare Gabrielli, poi recepita nella direttiva del ministero dell’Interno dello scorso 18 luglio. Doveva rappresentare un meccanismo di controllo dell’afflusso e del deflusso, in altre parole fare filtro affinché il Duomo non divenisse pericolosamente affollato. Una tesi confermata anche dall’ufficio della polizia che si occupa di rapporti con la stampa. «I varchi – aggiunge la responsabile stampa della polizia – sono posti in prossimità delle piazze per la sicurezza della stessa popolazione. Le persone che lo hanno superato – va avanti – non erano manifestanti. Noi cerchiamo di proteggerli finché si può, ma naturalmente senza che questo generi uno scontro, erano famiglie, gente per bene con bambini».
Una versione decisamente diversa è stata raccontata dalla pagina Facebook Spazi sociali Catania. «Quest’anno – recita il testo di un post apparso nella mattina di oggi – i fuochi del Duomo dovevano essere solo per poche persone con invito da parte del Comune… insomma una élite. Avete tolto la città ai cittadini? Sappiamo tutti come è finita: i catanesi se la sono ripresa». Ma è un’ipotesi seccamente smentita da Francesco Marano, presidente del comitato organizzativo. «Assolutamente no. C’è il ricevimento del sindaco, con gli inviti. Ma vale solo per il palazzo, non certo per la piazza. Le transenne erano lì – conclude Marano – perché ogni anno c’è un’attenzione sempre maggiore per la sicurezza e per gli afflussi nelle piazze».