Sanremo 2021, il diario #2 – Le voci di oggi, aspettando Irama

Uno sfondo floreale stilizzato, romantico e graffiante al tempo stesso. Un po’ come la voce di 
Malika Ayane, che ha scelto personalmente il set per le interviste da realizzare in questa edizione di Sanremo 2021 più online che mai. La canzone che porterà stasera è stata scritta a più mani con Pacifico ma seguendo un metodo diverso rispetto alle loro passate collaborazioni: cioè a partire dal ritmo. Che promette di svegliare anche il più sonnecchiante telespettatore.

E se ieri la Sicilia era protagonista con il siracusano Colapesce in tandem con il palermitano Dimartino, il cuore del capoluogo siculo batte anche per un’altra voce: quella, accompagnata dai suoi incredibili funky ricci, di 
Davide Shorty, ormai londinese d’adozione. Eppure non dimentica le radici, tanto da annunciare ai nostri microfoni la soluzione a un dilemma su cui ha a lungo ragionato e che riguarda un tema delicato: l’eterna lotta tra arancina e arancino. Con tanti live sulle spalle (e un elefante tatuato), è andato dritto alla finale delle nuove proposte con la sua Regina.

Il consiglio della nostra Antonella Insabella, stasera, è di vestirsi leggeri e tenere le finestre aperte. Non solo per il Covid-19, ma perché un’esibizione in particolare promette di far scatenare e sudare: quella del duo
La rappresentante di lista, per metà siciliano nella persona del polistrumentista Dario Mangiaracina, anche lui palermitano che ci ha già promesso una canzona appassionata, con un ritornello esplosivo. Insieme alla compagna d’avventura, la viareggina Veronica Lucchesi, il siciliano ha già calcato il palco di Sanremo: affiancando lo scorso anno il rapper Rancore per la serata dedicata alle cover. Nuovo anno, nuova maturità: ma sempre con un animo curioso e leggero.

Oggi chiudiamo con la dolcezza della napoletana Greta Zuccoli, nuova proposta dalla voce intensa che mischia tradizione cantautorale italiana e sonorità nordeuropee. Calma e concentrata, non si fa mettere in difficoltà dall’assenza di pubblico e da un ritorno di suono non proprio usuale come quello che si sente in questi giorni in un teatro Ariston vuoto. Perché lei, come ci racconta, sul palco sta come se fosse a casa. E Greta lo calca come una fata, che pure ci tiene a trasmettere un messaggio di forza e determinazione. Che non rinuncia alla videochiamata serale con la famiglia, neanche durante il festival.

LE PUNTATE PRECEDENTI
– Giorno 0: il mito Orietta Berti
– Giorno 1: il Goal! di Avincola


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