San Teodoro, presentato il progetto Piano D’Agata: «In giunta assegnazione ai Briganti»

«Siamo la regione con meno società sportive, meno impianti e più obesi d’Italia. Si deve dare una mano al lavoro dei ragazzi dei Briganti rugby per lo sport, è un impegno per il futuro». Non poteva che essere deciso l’appello di Orazio Arancio, storica bandiera del rugby etneo, che in nome della federazione rugby ieri sera si è rivolto alle autorità presenti al Campo XXV Aprile San Teodoro Liberato a Librino.

Orazio Arancio

In una delle palestre abbandonate, in una serata creata per presentare la nuova stagione sportiva della squadra di rugby – impegnata nei campionati di Serie C, under 16 e under 18 – erano presenti gli architetti Roberto Corbia e Roberta Pastore, mandati in Sicilia dal senatore a vita Renzo Piano per Rammendare la periferia. Erano insieme al loro tutor, il famoso architetto Mario Cucinella, e hanno illustrato le prime opere da realizzare per «recuperare il San Teodoro, uno dei pochi spazi di socialità a Librino che funziona», ha affermato l’autore del Masterplan di Corso dei Martiri.

Gli architetti Roberto Corbia, Mario Cucinella e Roberta Pastore del gruppo G124

Ad ascoltare, oltre ai volontari che dal 25 aprile 2012 hanno preso in custodia l’impianto, anche gli assessori del Comune di Catania Rosario D’Agata, con delega specifica al quartiere, Valentina Scialfa con delega allo sport, Luigi Bosco ai Lavori pubblici, e i rappresentanti di Ance, Confindustria, Confagricoltura e dell’ordine degli architetti a cui hanno chiesto «aiuto concreto, dal cemento agli alberi». Perché dopo un anno di G124 – così si chiama ufficialmente il progetto di Renzo Piano -, le idee di riqualificazione ci sono, mancano solo i fondi. «Vorremmo ridare colore, realizzando una copertura per la struttura in ferro sul campo, potenziando gli orti urbani e soprattutto piantando tanti alberi per rendere questo un vero parco», ha spiegato Corbia.

Gli assessori Valentina Scialfa e Rosario D’Agata

«Prima che sistemare le strutture, però, vorremo che questo spazio sia vissuto. Lo abbiamo preso come dopo una guerra, e abbiamo portato qui il rugby», spiega Piero Mancuso, fondatore del Centro Iqbal Masih e dei Briganti rugby. Che ora spera «in un percorso rapido per affidare la gestione dell’impianto alla squadra. L’iter in giunta è già avviato, e aspettiamo solo la risoluzione di alcuni dettagli, sperando che il Comune ascolti le nostre proposte». Una richiesta che riceve una risposta affermativa dall’assessore D’Agata: «L’amministrazione vuole dare formalmente riconoscimento al lavoro fatto risistemando la struttura. Il bando di assegnazione ai Briganti – prosegue D’Agata – è già in discussione in giunta e dobbiamo solo definire alcuni dettagli», conclude l’assessore. Luigi Bosco, assessore ai Lavori pubblici, ricorda invece come «l’epoca di Librino come figlio abbandonato di Catania sta per finire. La ristrutturazione di villa Fazio è quasi conclusa, così come l’iter per l’avvio dei lavori sul palazzo di cemento», spiega.

L’area del San Teodoro a Librino

Aperture alla riqualificazione e all’assegnazione del San Teodoro vengono anche dalle associazioni di categoria presenti. «Noi supporteremo la realizzazione del progetto molto concretamente, mettendo a disposizione i nostri uffici tecnici», ha dichiarato il presidente di Ance Catania Nicola Colombrita. «Già ad aprile, insieme alla Fondazione Broadbeck, abbiamo organizato una cena di raccolta fondi per i Briganti», ricorda il presidente di Ance giovani Salvo Messina. Mentre Francesco Toscano, di Confagricoltura, conferma anche lui di «mettere a disposizione le nostre competenze per il progetto degli orti urbani». Proprio dalla realizzazione degli orti partirà la collaborazione con la scuola adiacente al campo, la Vitaliano Brancati. «Abbiamo tanti locali liberi, che possono essere sfruttati per questo scopo – spiega il dirigente scolastico Lucia Abramo – Ma soprattutto la nostra scuola è senza una palestra», afferma la dirigente, determinata a portare avanti il progetto di utilizzo della struttura per il suo istituto comprensivo.

«L’importanza di tutto questo progetto, così come l’ha voluto il senatore Renzo Piano, è capire che le cose si possono fare. Anche nelle periferie come Librino c’è qualcosa di bello da trovare», afferma Cucinella, L’architetto, autore del masterplan di corso dei Martiri, riferisce anche dello stato dell’iter del mega progetto nel centor cittadino. «Entro fine mese di ottobre porteremo il progetto di corso dei Martiri in consiglio comunale, siamo in a un buon punto», afferma l’archistar. Che conclude con una battuta: «L’epoca dei progetti faraonici, come Librino, è finita, e quello che stanno facendo a Catania, Roma e Torino serve a questi giovani architetti per mettersi davanti alla realtà concreta e capire come cambiarla».

Leandro Perrotta

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