Da quando è nata, l’associazione Trame di Quartiere che opera a San Berillo, non si è fermata un attimo. Neanche durante il lockdown, che anzi è stato un momento per lavorare e portare a termine un importante obiettivo: la costituzione della cooperativa sociale di comunità nata ufficialmente lo scorso 10 giugno. «È un’idea che covavamo da molto tempo quella di fare il salto da associazione di promozione a cooperativa sociale, uno strumento che permette di fare attività e fornire dei servizi attraverso un cambiamento organizzativo, giuridico ma anche concettuale rispetto agli obiettivi da perseguire», racconta Andrea D’Urso a MeridioNews. Da ottobre ha organizzato una serie di assemblee con i soci dell’associazione per progettare la nascita della cooperativa. Un’operazione in cui ha giocato un ruolo importante anche Confcooperative, che ha supportato il gruppo dal punto di vista tecnico e della formazione.
«L’idea è quella di essere una cooperativa in cui la comunità di riferimento, che in questo caso è quella di San Berillo, può non solo beneficiare di servizi e attività ma anche offrire servizi ad altre persone». C’è una parte di comunità, dunque, che vuole rendere operativo quello che fa Trame di Quartiere e veicolarlo alla gente, del quartiere e non solo. Attività socio educative, assistenziali, socio sanitarie, economiche e imprenditoriali, di istruzione e formazione professionale, di formazione extrascolastica, di inserimento nel mondo del lavoro, di recupero di spazi per la comunità. Ma anche attività agricole, industriali e commerciali finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
«Le prime cose che faremo riguarderanno l’apertura di una caffetteria sociale a palazzo De Gaetani, progetto da tempo in cantiere, in cui offriremo servizi legati ai migranti, e i servizi culturali che vanno dalle passeggiate alla creazione di mostre e workshop, mantenendo la nostra identità e dunque restando legati alle storie di San Berillo». A settembre ci sarà l’inaugurazione dei nuovi locali di via Pistone, dove oltre la caffetteria ci sarà la sala workshop e l’inaugurazione di una mostra nuova su cui il team sta lavorando.
I soci fondatori di Trame di Quartiere sono undici, tra cui l’associazione Trame di Quartiere, e la cooperativa sta ancora raccogliendo adesioni di chi ha già collaborato in attività passate e di chi si sta avvicinando a questa realtà. Ma anche altre associazioni o singoli che proporranno progetti da poter portare avanti insieme. Per diventare, tutti, attori del cambiamento e creare sinergia e coesione in una comunità alla quale i soci promotori appartengono o che eleggono come propria, mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni e rispondendo così ad esigenze plurime di mutualità. «Siamo la prima cooperativa di comunità riconosciuta a livello regionale nella provincia di Catania ed è un grande risultato per noi», conclude Andrea, che ricorda ancora una volta l’importanza del ruolo che gioca la cooperativa sul territorio. Soprattutto al Sud, dove tutto è una scommessa.
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