Ha dell'assurdo quello che è successo ad alessandro sallusti, direttore de il giornale. Condannato a 14 mesi di carcere per una opinione. Per un articolo pubblicato su libero, quando ne era direttore. Una sentenza che mina alla base la libertà d'espressione garantita in ogni democrazia dove non è concepibile il carcere per un giornalista, anche se condannato per diffamazione.
Sallusti, una sentenza fuori dalla grazia di Dio
Ha dell’assurdo quello che è successo ad Alessandro Sallusti, direttore de il Giornale. Condannato a 14 mesi di carcere per una opinione. Per un articolo pubblicato su Libero, quando ne era direttore. Una sentenza che mina alla base la libertà d’espressione garantita in ogni democrazia dove non è concepibile il carcere per un giornalista, anche se condannato per diffamazione.
Se quello in cui viviamo non è un regime, ci somiglia molto. D’altronde, il dubbio ci era già venuto, assistendo ad alcune scene. Come quelle degli operai Alcoa, in Sardegna. picchiati dalla polizia. E non solo.
Al collega, ed amico Alessandro Sallusti, tutta la solidarietà di LinkSicilia che si unisce al coro di dissenso espresso da tutta la stampa italiana, di tutti gli orientamenti. E, ovviamente, anche dal’Ordine dei giornalisti italiani, che definisce la condanna “un atto di intimidazione verso tutti i cronisti” e dal sindacato di categoria, la Federazione nazionale della stampa italiana:
“Con la condanna al carcere di Sallusti, i cittadini sanno che, al di la’ del giudizio che ciascuno ha sui contenuti e sulle opinioni espresse, sono tutti meno liberi e che il giornalismo – pur non esente da difetti e percio’ suscettibile di legittime critiche – e’ sottoposto a un’inaccettabile permanente condizionamento che incide sulla liberta’ di espressione e delle idee.
La Fnsi non lascia solo, come sempre, chi e’ colpito per le sue idee e nella sua liberta’, fino a privarlo del lavoro. I tempi di procedura per l’arresto di Sallusti dopo la sentenza della Cassazione consentono al Parlamento, se davvero e’ coerente con le espressioni di sconcerto di tanti autorevoli personaggi politici, di cambiare la legge che ha provocato questo orrendo verdetto. Bastano venti minuti, in ciascuna delle Camere, per cancellare dal codice penale norme liberticide”.
Oggi siamo tutti Sallusti, senza se e senza ma.
La redazione