Nella notte di venerdì qualcuno ha rubato la segnaletica realizzata da due gruppi di volontari. Poi il materiale è stato trovato nell'area naturale dei Cappuccini. «A chi dovrebbe recare disturbo se dei giovani hanno voluto rendere più semplice far conoscere le Salinelle?», si chiede un'attivista. Guarda le foto
Salinelle Paternò, cartelli degli scout nel fango «Nel territorio c’è un grande senso di inciviltà»
Prima rubati, poi riportati sul posto e gettati nel fango. Sembra essere un vero e proprio atto vandalico quello perpetrato da ignoti venerdì sera all’interno dell’area naturale delle Salinelle dei Cappuccini. Qualcuno, approfittando delle ore notturne, ha portato via i cartelli e i pali di sostegno realizzati domenica scorsa dagli scout provenienti dalla provincia etnea. A realizzarli erano stati Paternò 4 e San Pietro Clarenza, gruppi di volontari composti da ragazzi che vanno dai 16 ai 21 anni. I ragazzi avevano preparato otto cartelli in legno, che erano stati piazzati all’interno dell’area naturalistica per indicare il percorso da seguire e le norme da rispettare per la tutela dell’area. Una informazione diretta e semplice per fare scoprire le Salinelle, nel tentativo anche di sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente. Obiettivo subito calpestato dagli incivili di turno.
A denunciare il tutto i responsabili della città paternese. «Venerdì sera abbiamo notato che la cartellonistica era sparita», afferma Orazio Caruso, geologo e capo scout. «Poi nella tarda mattinata di sabato abbiamo visto che i cartelli e i pali sono tornati, ma li abbiamo trovati gettati nei laghetti di fango. Non so spiegare il perché – conclude Caruso – ma grande è il senso di inciviltà presente sul territorio».
Rammaricata anche Carmela Germano, componente di un altro gruppo, il Paternò 3: «Di sicuro in tempi celeri li riposizioneremo, una volta ripuliti e sistemati. Noi sappiamo cosa significa essere oggetto di atti vandalici», ricorda. E fa riferimento al container utilizzato dai volontari in piazza Rosario Livatino, nel quartiere Scala Vecchia, più volte danneggiato e bruciato. «Non credo che nel fatto delle Salinelle abbiamo dato fastidio a qualcuno – aggiunge – e poi mi domando: se fosse così, a chi dovrebbe recare disturbo se dei giovani hanno voluto rendere più semplice far conoscere le Salinelle?», si chiede l’attivista. Che conclude: «Penso che si tratti dell’azione di ragazzini che vogliono solo distruggere e vandalizzare».
Chi ha distrutto i cartelli, però, stavolta potrebbe aver le ore contate. La zona delle Salinelle, infatti, è sottoposta a controlli da parte di sette telecamere del sistema di videosorveglianza. Alcune di esse in grado di vedere nel buio delle notte e magari in grado di dare un volto agli autori. E per una volta, se fossero individuati, punirli in modo efficace, senza dire: «Lasciamo stare, è stata solo una ragazzata».