Con la collaborazione di un docente di Unict è stato lanciato un formulario per misurare il grado di partecipazione nel settore della separazione dei rifiuti. L'obiettivo è quello di allargare la partecipazione. «I dati resteranno riservati e saranno utilizzati per fini di analisi», spiegano attraverso una nota
S.M. di Licodia, cittadini lanciano Differenziamoci «Un questionario online per avanzare proposte»
Il nodo della raccolta differenziata. Un’incognita spinosa che da anni attanaglia l’intero territorio della provincia di Catania. A Santa Maria di Licodia nasce, su queste basi, l’iniziativa di un gruppo di cittadini che, con la collaborazione di Benedetto Torrisi, professore del dipartimento di Economia e impresa dell’università etnea, hanno creato un questionario online ribattezzato Conosciamo la differenziata e il servizio di gestione. Tutto nell’ambito del progetto sociale Differenziamoci. «Negli ultimi sei anni le statistiche ufficiali registrano un netto calo del differenziato con un incremento dei costi e una incidenza al massimo sull’imposizione fiscale», spiegano attraverso una nota gli ideatori dell’iniziativa.
«L’obiettivo è quello di proporre analisi e soluzioni utili sul grado di soddisfazione nella gestione della raccolta dei rifiuti – continuano i cittadini – sul grado di partecipazione nel differenziare, sulla conoscenza delle modalità di separazione dei rifiuti e le aree o zone o vie dove si manifestano le maggiori criticità». La compilazione del questionario può essere effettuata attraverso gli smartphone grazie al social network Facebook o al servizio di messaggistica istantanea Whatsapp. Le informazioni saranno custodite dal StatEconRicerche dell’università di Catania. «Rimarranno riservate e saranno utilizzate per fini di analisi e proposte nel rispetto della tutela della privacy. Pertanto nessuna paura nel compilare il questionario», assicurano gli autori.
Una ricerca di informazioni basata su un metodo scientifico per «dare voce ai cittadini attraverso la raccolta delle loro opinioni e delle loro proposte per una partecipazione attiva alla cosa pubblica – concludono. Essere portavoce di azioni correttive o di miglioramento per il benessere comune. Esercitare, attraverso i dati, una fonte inesauribile di cittadinanza attiva, presente e propositiva».