Bloccati per ore all’aeroporto di Pantelleria. Il rientro dalle vacanze si è trasformato in una vera e propria odissea per i tanti turisti in attesa presso lo scalo dell’Isola. Il grave incendio divampato domenica nei pressi dell’aeroporto, in contrada Mugna, ha causato lo stop di tutti i voli in partenza per Palermo e Trapani. Ai disagi causati dal rogo, si sono aggiunti i ritardi accumulati e gli equipaggi fuori ora. Tutti i passeggeri sono rimasti bloccati all’interno dello scalo, isolati, anche a causa dei problemi nelle comunicazioni e nei collegamenti internet che da una settimana affliggono l’isola a causa della rottura di un cavo sottomarino. L’unica compagnia funzionate è la Tim.
«Chi come me aveva il volo Fly Dat per rientrare su Palermo ha trascorso circa 10 ore in aeroporto, poche comunicazioni, problemi di rete che attanagliano l’isola da quasi una settimana e che ci hanno isolati ancora di più. Un’esperienza che non auguro a nessuno», scrive Gianluca Caporale sulla pagina di Sicilia in Volo. Non è andata altrettanto bene ai 60 passeggeri diretti a Trapani, fra cui tante famiglie con bambini, in attesa sempre di un volo della compagnia danese programmato per le 18,30. Al primo ritardo accumulato ancora prima della chiusura dell’aeroporto si sono accumulati i diversi ritardi comunicati di ora in ora ai passeggeri dalla compagnia, costretti alla fine a trascorrere un’altra notte sull’isola.
«Siamo stati totalmente abbandonati, senza alcuna comunicazione chiara da parte della compagnia Dat – racconta a MeridioNews Sandro Billeci, medico palermitano in vacanza con la moglie sull’isola – dopo ben tre ore di attesa, attorno alle 21,30 ci hanno fornito un voucher da 8 euro da spendere presso il bar dell’Isola. Le scorte però non sono bastate per tutti. Io e mia moglie abbiamo cenato con un gelato. Ed è finita pure l’acqua. Fino all’1,30 del mattino siamo rimasti senza alcuna comunicazione certa – prosegue Billeci – alla fine ci è stato detto che il volo era cancellato. A nulla sono servite le pressioni da parte del responsabile dell’Enac alla compagnia».
Billeci e la moglie alla fine sono riusciti a lasciare l’aeroporto solo attorno alle 4,00. «Ci sono state parecchie difficoltà a reperire gli alloggi per tutti. Solo con l’arrivo dei carabinieri la situazione è rientrata. Il comandante della locale stazione si è attivato immediatamente per trovare dei posti letto e i mezzi per raggiungere gli alloggi. Nessun taxi, nessuna navetta». Ad accompagnare i turisti, molti dei quali sono stati ospitati nei locali dell’aeronautica militare i carabinieri che hanno messo a disposizione il loro pulmino e il responsabile locale dell’Enac con la sua auto privata. Alla fine tutti i passeggeri sono riusciti a partire ieri, dopo essere stati smistati sui voli già programmati. «Sono riuscito a partire alle 15,30 – conclude Billeci – ma su un volo diretto a Palermo. Oltre il danno la beffa perché giunto a destinazione infatti mi è toccato prendere il pullman per andare a recuperare la macchina a Trapani. Un’esperienza sicuramente da dimenticare. Un plauso va solo al comandante dei carabinieri che ha fatto il possibile per tutti noi».
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