Rinnovo esenzione ticket, file sotto il sole «Attesa inutile, basta andare dal medico»

Attese lunghe ore, in piedi in mezzo alla strada e sotto il sole primaverile che riscalda Catania in queste mattine. È così che trascorrono le giornate i catanesi che hanno bisogno di rinnovare il certificato di esenzione del ticket per motivi reddituali. Una situazione che si presenta ogni giorno negli uffici dell’Azienda sanitaria provinciale etnea dallo scorso primo aprile, la prima data utile per il rinnovo dell’esenzione, e che sembra sia solo destinata a scemare lentamente. Gli utenti, pur di rinnovare in tempi brevi, infatti, decidono di fare la fila agli sportelli (dedicati allo scopo quelli di via Pola) sin dalle prime ore della sera precedente. «Ci scriviamo in una lista di carta e poi la mattina il turno si stabilisce a partire da quella, non sono necessari i numeri», spiega il signor Gianni. «L’anno scorso sono arrivato alle 3 del mattino per fare la fila – continua – Quest’anno invece, dato che si deve solo consegnare la documentazione e l’iter dovrebbe essere più veloce, sono arrivato alle 7 e ho il numero 168».

Sono circa le 10, gli sportelli hanno aperto al pubblico alle 8.30 e chiuderanno improrogabilmente alle 12.30. La lista è stata sfoltita fino al numero 125 e il signor Gianni è ottimista, sperando di aggiungere «più o meno ancora solo un’ora» alle due e mezza di attesa che sono già trascorse. Quattro grandi fogli raccolgono i nomi di tutti quelli in attesa. L’ultimo numero che l’addetta alla fila ha appena segnato è il 430, ma lo cancella immediatamente. «Penso proprio che me ne andrò, tanto non ci arriverò mai», borbotta la signora Tania. «Tutto questo è assurdo, tornerò domani alle 7», aggiunge andando via.

Una situazione difficile quella che si è creata che però, a quanto pare, poteva essere evitata, perché prima della scadenza naturale, il 31 marzo, dei certificati di esenzione, l’Asp ha cercato di organizzarsi attraverso una strategia che supera i limiti imposti l’anno scorso dalla Regione e che tanta confusione e disperazione ha causato tra i cittadini. La novità principale sta nel fatto che l’azienda sanitaria catanese non si occupa più in modo esclusivo delle pratiche, ma gli utenti non ne sono a conoscenza. «Possiamo contare sulla rete degli sportelli anagrafe nei Comuni convenzionati, sulla partecipazione all’iniziativa di un cospicuo numero di patronati presenti sul territorio e, in particolare, dei medici di medicina generale», dichiara il commissario straordinario Gaetano Sirna. 

Per tutti i beneficiari dell’esenzione ticket che non abbiano ancora compiuto 65 anni, e devono rinnovare i codici  E01, E03 e E04 o E2, sono previste due procedure. Per le prime tre categorie si deve verificare l’iscrizione dal proprio medico di famiglia e solo se non si compare fra i beneficiari dell’esenzione ticket si dovrà presentare richiesta agli sportelli dell’Asp Catania, dei Comuni convenzionati o nei patronati. Coloro che hanno diritto all’esenzione perché disoccupati, codice E02, invece, dovranno ripresentare l’autocertificazione. In entrambi i casi riceveranno a casa o dal medico di famiglia il tesserino, nella primi quindici giorni del mese di aprile.

Diversa è invece la questione per la comunicazione arrivata dalla Regione relativa alle disposizione per l’esenzione degli over 65, chiaramente arrivata ai cittadini che infatti non fanno la fila agli sportelli dell’Asp. Dall’assessorato regionale alla Salute hanno fatto sapere che hanno provveduto a rinnovare con scadenza illimitata gli attestati di esenzione ticket relativi alle categorie E01 (per età e reddito), E03 (titolari di assegno sociale) ed E04 (pensione al minimo) per quanti hanno presentato l’autocertificazione nel corso del 2013.


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Rimanere in fila per molte ore per consegnare i documenti che assicurano il rinnovo dell'esenzione del pagamento del ticket. È quanto accade dallo scorso primo aprile all'Asp di Catania, precisamente negli uffici di via Pola. Una situazione a cui dall'azienda sanitaria avevano cercato di prepararsi per tempo attraverso degli accordi con Comuni e patronati convenzionati che superano l'obbligo di rivolgersi esclusivamente all'agenzia per avere la certificazione. Non tutti, però, lo sanno

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