Coinvolti nelle indagini della guardia di finanza anche due imprenditori - uno del settore delle costruzioni, l'altro attivo nella distribuzione del gasolio - e un quarto complice. I capitali rientravano in Italia mascherandone la provenienza
Riciclavano soldi su conti spagnoli e maltesi La mente era un commercialista di Mistretta
Un commercialista, un imprenditore del settore edile, un uomo attivo nella distribuzione del gasolio e una quarta complice. Sono i protagonisti del sistema illecito che avrebbe portato, in provincia di Enna, a un giro d’affari di un milione di euro.
I quattro sono accusati dalla guardia di finanza di riciclaggio internazionale, autoriciclaggio, associazione a delinquiere, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Secondo gli inquirenti, la mente dell’organizzazione sarebbe stato N.M., commercialista di Mistretta già noto alle cronache giudiziarie per fatti simili. Gli indagati avrebbero operato al fine di ripulire somme di denaro per centinaia di migliaia di euro, attraverso compless operazioni su conti correnti spagnoli e maltesi. I capitali trasferiti all’estero venivano poi fatti rientrare in Italia, tramite una serie di movimentazione che mascheravano l’origine delle somme.