Ricerca, Unict in coda alla classifica Anvur Il rettore: «A lavoro su un piano strategico»

L’ateneo di Catania in coda alla classifica del rapporto stilato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca sulla qualità di quest’ultima in Italia tra il 2004-2010. Unict si è piazzata al terz’ultimo posto – in 30esima posizione – nella graduatoria che riunisce i dati sulle grandi università in merito alla produzione scientifica. Un risultato poco lusinghiero, che conferma la situazione, tutt’altro che rosea, in cui versa il settore alle pendici del vulcano. E che, più in generale, riguarda tutta la Sicilia: gli ultimi due, infatti, sono rispettivamente agli atenei di Palermo, penultima, e Messina, maglia nera. Un posizionamento che conferma la crisi degli ultimi anni e che anche il rettore Giacomo Pignataro, intervenuto sulla questione con una nota ufficiale diffusa alla comunità accademica, ha definito «per niente soddisfacente».

L’analisi dell’Anvur ha coinvolto 133 strutture in tutta Italia, definiti dal Consiglio universitario nazionale – di cui 95 università, 12 enti di ricerca vigilati dal Miur e altri 26 cosidetti “volontari” – nell’ambito della loro attività in 14 diverse aree disciplinari, premiando la migliore performance media. Le valutazioni sono state calcolate principalmente con criteri bibliometrici: al centro delle analisi, infatti, quasi 185mila prodotti di ricerca – tra articoli, monografie e saggi, atti di convegni, manufatti, note a sentenza, traduzioni, software, banche dati, mostre e cartografie – vagliati in base a rilevanza, originalità ed internazionalizzazione.

Oltre alla qualità delle produzioni, tra gli elementi tenuti in considerazione dagli esperti dell’Agenzia per ciascuna struttura ci sono anche le politiche di reclutamento e la mobilità internazionale dei ricercatori, la capacità di attirare risorse finanziarie esterne e di utilizzare fondi propri, oltre a tutte quelle attività con cui università ed enti di ricerca si interfacciano con la società, in ambito economico e socio-culturale. Specifiche in cui, secondo quanto emerge dai dati del rapporto sulla qualità, l’ateneo di Catania negli ultimi tempi non ha certo dimostrato di eccellere. E che hanno pesato sulla graduatoria nonostante il past rettore Antonino Recca, come dichiarato in un’intervista alla Gazzetta del Sud nel dicembre 2012, ritenesse che negli anni della sua amministrazione Unict avesse «migliorato la propria posizione più o meno in tutte le classifiche nazionali ed internazionali».

«Il rapporto Anvur – scrive Pignataro in una nota – ci offre una rappresentazione di uno stato della ricerca nel nostro ateneo che presenta diversi elementi di sofferenza, che devono indurci, in primo luogo, a meditare sulle ragioni che lo hanno prodotto». Preso atto dell’insuccesso, secondo il magnifico, adesso si deve «considerare questo come un punto di partenza, seppur difficile, rispetto al quale bisogna invertire la rotta, per realizzare un miglioramento della nostra performance». Proprio la qualità della ricerca è uno dei nodi principali del programma del neorettore, che già prima della sua elezione, in un’intervista a CTzen, aveva sottolineato la necessità, nei primi cento giorni del mandato, di mettere a punto un «piano strategico d’Ateneo per la ricerca». E per cui Pignataro annuncia di essere già al lavoro. «Stiamo elaborando un documento di analisi del contesto, che sarà presentato a settembre», in cui individuare «interventi ed azioni da realizzare nell’arco di un triennio», precisa. Programmazione a cui si aggiunge «il rinnovamento della struttura dei dottorati di ricerca», dove «saranno impiegate il massimo delle risorse possibili», garantisce.

Altro punto individuato dal rettore come strategia di rilancio per risollevare il deludente risultato ottenuto nella valutazione dell’Anvur è l’attrazione di fondi al di fuori dall’ambito accademico e pubblico. «Si stanno vagliando alcune ipotesi di supporto esterno all’area della ricerca, al fine di potenziare l’assistenza alla progettazione scientifica», spiega. Attività «cruciale», secondo il docente di Economia, «perché deve consentirci di estendere l’insieme di opportunità di finanziamento a quanti più studiosi meritevoli possibile, in tutte le aree scientifiche e, allo stesso tempo, di realizzare occasioni di ricerca interdisciplinare». Senza dimenticare la situazione dei ricercatori e «l’allocazione delle risorse, soprattutto in materia di reclutamento e progressioni di carriera». «Proprio in questi giorni – continua il magnifico – stiamo lavorando ai criteri per l’utilizzazione del piano straordinario per la chiamata di professori di seconda fascia». Assicurando come Unict sia intenzionata ad indirizzare «le risorse disponibili a premiare il merito, consentendo di avere un gruppo di nuovi professori associati che potrà dare un apporto significativo al miglioramento della performance scientifica, oltre che, naturalmente, di quella della didattica».

«La situazione che ci troviamo ad affrontare è certamente complessa e difficile», scrive Pignataro, assicurando però che alla nuova amministrazione d’ateneo non mancano «le energie e le capacità per realizzare miglioramenti significativi». Per intraprendere un percorso di rilancio della ricerca da portare avanti coinvolgendo tutta la comunità accademica. Il primo passo? Un’assemblea di ateneo sul tema, prevista per settembre, al rientro dalla pausa estiva. «Sono convinto che, tutti insieme e uniti, possiamo e abbiamo il dovere di riportare l’Università di Catania in un posizionamento adeguato alla sua storia plurisecolare», conclude il magnifico.

 

[Foto di Giuseppe Portuesi su Università degli studi di Catania]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

L'università di Catania al terz'ultimo posto tra gli atenei delle grandi città su qualità della ricerca. È il risultato poco lusinghiero emerso dall'analisi dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario sulle attività prodotte tra il 2004 e il 2010. «Un punto di partenza rispetto al quale invertire la rotta per realizzare un miglioramento della nostra performance», ha precisato il magnifico Pignataro che annuncia interventi di rilancio

L'università di Catania al terz'ultimo posto tra gli atenei delle grandi città su qualità della ricerca. È il risultato poco lusinghiero emerso dall'analisi dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario sulle attività prodotte tra il 2004 e il 2010. «Un punto di partenza rispetto al quale invertire la rotta per realizzare un miglioramento della nostra performance», ha precisato il magnifico Pignataro che annuncia interventi di rilancio

L'università di Catania al terz'ultimo posto tra gli atenei delle grandi città su qualità della ricerca. È il risultato poco lusinghiero emerso dall'analisi dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario sulle attività prodotte tra il 2004 e il 2010. «Un punto di partenza rispetto al quale invertire la rotta per realizzare un miglioramento della nostra performance», ha precisato il magnifico Pignataro che annuncia interventi di rilancio

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]