Il fermo di Antonino Zocco è stato convalidato al termine dell'udienza durante la quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'uomo rimane nel penitenziario di Augusta. Davanti al pm aveva ammesso di avere ucciso la 39enne per una banconota da 50 euro
Resta in carcere l’82enne che ha ucciso Giusy Ponte Dopo la confessione, l’anziano non ha risposto al gip
È stato convalidato il fermo di Antonino Zocco. Resta in carcere, quindi, l’82enne lentinese accusato di avere ucciso la 39enne Giusy Ponte con due colpi di pistola. Durante l’udienza di oggi l’anziano si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine, il gip del tribunale di Siracusa Andrea Migneco ha disposto la sua permanenza nel penitenziario di Augusta.
Durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero di Siracusa Marco Dragonetti, nelle ore successive al delitto, l’anziano aveva confessato di avere ammazzato la donna per il sospetto che gli avesse rubato una banconota da 50 euro. «L’avevo accolta a casa e lei mi ha derubato, avevo in casa una banconota da 50 euro che non sono più riuscito a trovare. È stata lei, ne sono certo», aveva detto Zocco.
I due si conoscevano già da diversi anni. Proprio qualche giorno prima del delitto, la donna aveva chiesto ospitalità all’anziano – che in passato è stato un bracciante agricolo – nella sua abitazione di via Sicilia. Lì, in pieno centro a Lentini, nella mattinata dello scorso 9 giugno, tra i due sarebbe nato una violenta lite al culmine della quale l’anziano avrebbe impugnato una pistola calibro 6.35 che deteneva illegalmente. La vittima avrebbe provato a ripararsi dietro una porta ma è stata raggiunta all’addome da due spari che le sono stati fatali.