Il centrosinistra non trova la quadra per fare passare l'atto deliberativo che definirà le modalità di gestione del servizio di nettezza urbana differenziata. Un appuntamento, quello con la votazione del Regolamento definito «urgente» dal sindaco Enzo Bianco, rimandato a questa sera
Regolamento su rifiuti, altro stop in Consiglio Maggioranza senza numeri fa saltare seduta
Quindici consiglieri comunali e un Pokémon non bastano al senato cittadino per approvare il Regolamento per la disciplina dei servizi di gestione dei rifiuti urbani. Sull’atto pende un’ordinanza della Regione Siciliana firmata dal governatore Rosario Crocetta e la richiesta di una «trattazione d’urgenza» prescritta all’Aula dal sindaco Enzo Bianco. Padrini importanti per un battesimo che ieri i consiglieri hanno deciso di rimandare a data da destinarsi. Il documento in questione definisce le modalità del servizio della nettezza urbana di carattere differenziato, distinguendo i compiti del Comune e della ditta affidataria. Ma pure i doveri dei cittadini nell’ambito dello smaltimento dalla spazzatura.
E nonostante il pressing dell’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata che punta a incassare il secondo sì consecutivo su una delibera di sua competenza – a pochi giorni dall’approvazione del Piano sulla raccolta differenziata – la maggioranza non trova la quadra e si condanna al giochetto politico. «Vergogna!», sbotta Manlio Messina (Fratelli d’Italia) mentre esce dall’aula nel momento in cui il vicepresidente vicario del Consiglio Sebastiano Arcidiacono apre la votazione. Con Messina abbandonano i propri scranni pure i componenti di Grande Catania e Forza Italia. Un’ala, quella dell’opposizione, protagonista durante la fase delle comunicazioni con l’interrogazione alla giunta sui nodi cittadini come l’assenza dei solarium al Lungomare, lo stato di abbandono delle spiagge libere della Playa, la sporcizia della città dovuta a un accumulo di rifiuti nei bidoni urbani e l’abbandono delle periferie. Argomenti che però lasciano presto spazio alla trattazione della delibera.
Momenti in cui la maggioranza inizia a guardarsi intorno e a tenere i conti. Nel momento in cui i componenti del centrosinistra si rendono conto di non avere i numeri per fare passare la delibera (per l’approvazione di un regolamento sono necessari 23 voti favorevoli, ndr), decidono di fare mancare loro stessi il numero minimo. Una situazione che non cambia dopo una pausa di un’ora, considerato che alla ripresa della riunione tra i banchi dell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti ci sono solo sei presenti di cui tre sì e altrettante astensioni. Anche stavolta una cosa decisa a tavolino perché, qualora si fosse raggiunto il numero legale ma non l’approvazione dell’atto, lo stesso sarebbe ritornato indietro all’amministrazione. E quest’ultima non avrebbe potuto fare altre che ricominciare daccapo l’iter del regolamento. Timore che la maggioranza cercherà di allontanare pure stasera, con ogni mezzo a sua disposizione, quando i consiglieri si riuniranno di nuovo per decidere l’approvazione o meno del documento. In una seduta che si molti si augurano essere più movimentata di quella trascorsa dove a catalizzare l’attenzione di tutti è stata la comparsa di un Pokémon, uno dei personaggi dell’omonimo gioco che sfrutta la realtà aumentata di Google.