Rapisardi, suona la prima campanella ed è protesta «Bimbi hanno diritto a finire studi in questa scuola»

Suona la prima campanella ed è subito caos al circolo didattico Mario Rapisardi di via Aosta, nei pressi del viale Vittorio Veneto. A protestare sono i genitori delle quinte classi che questa mattina si sono dati appuntamento, con figli al seguito, davanti i cancelli dell’istituto. Il motivo è chiaro fin da subito e riguarda alcuni nodi legati alle certificazioni di sicurezza per le aule del terzo piano, che ospitano in totale circa 120 alunni: «Non accettiamo la decisione della preside che è intenzionata a trasferire gli alunni all’istituto comprensivo Carducci», spiega una mamma che tiene per mano un bambino che indossa una maglietta rossa della Rapisardi. I primi sentori dei possibili trasferimenti risalgono a fine agosto quando la preside Rosaria Maltese ha convocato i rappresentanti dei genitori nell’ambito di un consiglio di circolo: «Ci ha comunicato che c’erano delle problematiche di tipo strutturale legate a sovraffollamento e sicurezza nei piani d’evacuazione, che andavano discusse e che comunque sarebbero state risolte in tempi brevi. Ma così non è stato», racconta Francesca Grasso, mamma e rappresentante di classe.

I genitori per mettere subito in soffitta l’ipotesi di un trasferimento alla Carducci avevano già alcune soluzioni: «Abbiamo chiesto, per esempio, di fare una turnazione con le classi terze e quarte ma così non è stato. Ecco perché questa mattina abbiamo portato i nostri figli nella loro scuola. Adesso non ci resta che capire cosa succederà». Un faccia a faccia risalente al 13 settembre in cui era presente anche l’assessora all’Istruzione Valentina Scialfa. Che, stando alle testimonianze dei genitori, aveva accolto di buon grado anche l’ipotesi di adattare alcuni locali, come direzione, segreteria e aule multimediali, a classi vere e proprie. Un piano che però non avrebbe trovato favorevole la dirigente scolastica. «La preside – spiegava Scialfa – ha ribadito che a suo avviso era necessario il trasferimento». Una volontà messa nero su bianco anche in una delibera in cui per le quinte si disponeva l’ingresso nel plesso Carducci di via Suor Maria Mazzarello.

«Da quello che sappiamo sono arrivati i documenti tecnici da parte del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Carte che sono state consegnate alla preside e in cui non si ravvedano condizioni ostative alla fruibilità dei locali – spiega il papà Venero Torrisi -. Non è chiara quindi la motivazione per la quale ancora ci debba essere l’impossibilità di utilizzo delle aule. A meno che ci siano altri aspetti a noi sconosciuti e reconditi. A questo punto la scuola rimane non utilizzabile per richiesta esplicita della preside e noi siamo qui per provare a negoziare una soluzione», conclude il genitore.  «Siamo qui per rappresentare i nostri bambini che ormai da cinque anni frequentano la scuola Mario Rapisardi – aggiunge una mamma – e vogliamo fare valere il nostro diritto affinché proseguano i loro studi in questo istituto». 

Dopo una primo sit-in davanti l’ingresso della scuola, i genitori hanno deciso di entrare nel cortile dell’istituto. «Lo facciamo in modo che i bidelli non possano chiudere i cancelli e qualcuno dovrà interloquire con noi», spiega un genitore. Passati pochi minuti dopo le 9 arriva la convocazione da parte della preside. L’obiettivo è chiaro e mamme e papà sembrano non volere arretrare di un centimetro. «I nostri figli devono continuare a studiare qui», conclude.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Inizia in maniera tribolata l'anno scolastico nell'istituto di via Aosta. Dove i genitori degli alunni delle quinte si sono radunati per protestare contro la decisione della preside, che sarebbe intenzionata a trasferirli nel plesso Carducci. Al centro della questione le certificazioni di sicurezza delle aule. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]