Come Casa memoria Felicia e Peppino Impastato diamo solidarietà all’istituto comprensivo Manzoni-Impastato di Palermo (plesso di Via Girolamo Di Martino) che ha subito continui danneggiamenti e raid vandalici: vetri rotti, muri imbrattati e il sistema di allarme danneggiato. La scuola da tempo viene vandalizzata nonostante le telecamere e malgrado le numerose denunce. Gli ultimi danneggiamenti sono accaduti il sabato e la domenica precedenti all’incontro del 4 giugno con Giovanni Impastato.
«Diamo fastidio a qualcuno – ha dichiarato la preside Silvia Schiraldi – Perché siamo in un territorio difficile, ma c’è una parte del quartiere che vuole cambiare». La scuola sta rispondendo alle azioni di vandalismo ed allo spaccio di droga che avviene davanti all’istituto facendo lezioni di legalità. La preside ha invitato magistrati e testimoni antimafia a raccontare la loro storia. Nei mesi scorsi sono intervenuti il colonnello dei carabinieri Antonio Di Stasio, Sergio Lari, Carlo Manzella, Leonardo Guarnotta, Vittorio Teresi, l’autista di Giovanni Falcone Giuseppe Costanza e Giovanni Paparcuri, che guidava l’auto a bordo della quale viaggiava Rocco Chinnici.
Le ultime due incursioni sono avvenute prima dell’appuntamento con Giovanni Impastato, in questo caso è stato manomesso l’impianto elettrico. L’incontro – vale a dire la presentazione del libro Melania Federico ha presentato il libro “Tutti in campo. E tu, conosci Peppino Impastato?” insieme con Giovanni Impastato – si è poi svolto ugualmente, I bambini erano contenti di conoscere Giovanni ed avevano preparato un recital che stava rischiando di non poter essere realizzato perché tutta la scuola era priva di energia elettrica. Grazie ad un rapido intervento il guasto è stato riparato e tutta l’iniziativa ha subito solo un po’ di ritardo.
Prendendo atto del grande lavoro di preside, insegnanti ed alunni che hanno alzato la testa e portato avanti quanto preparato nei giorni precedenti, Giovanni Impastato ha detto: «basta impegnarsi e crederci affinché le cose possano riuscire». Siamo vicini, insieme a Giovanni Impastato, a questa realtà, ai presidi e agli insegnanti che ogni giorno si impegnano nei quartieri più difficili per affermare i valori di legalità, democrazia e giustizia sociale. Siamo vicini ai ragazzi che vogliono costruire un società migliore e a cui dobbiamo offrire una speranza di futuro. Crediamo che le scuole vadano sostenute in questo complicato ma importantissimo lavoro che svolgono quotidianamente nel territorio, un impegno spesso invisibile e non raccontato come meriterebbe, ma che può essere la speranza per una trasformazione sociale, culturale ed anche economica, per la costruzione di una società che sia libera dal giogo della mafia e dell’oppressione.
(fonte: Casa Memoria)
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