Il presidente uscente del consiglio comunale e il volto noto del basket in città. Tra due settimane i due contendenti dovranno conquistare la fiducia degli elettori del centrosinistra e del candidato Tumino
Ragusa, Tringali e Cassì si preparano al ballottaggio Movimento 5 stelle aumenta i voti rispetto al 2013
A Ragusa il 24 giugno sarà ballottaggio tra il candidato del Movimento 5 stelle Antonio Tringali e Giuseppe Cassì, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalle liste civiche Movimento Civico Ibleo, Fuori dagli Schemi e Cassì sindaco. Quando mancano una decina di sezioni alla fine dello scrutinio, Tringali si attesta sul 22.5 per cento, Cassì sul 21.
Il primo dato che salta agli occhi è che Ragusa si conferma roccaforte del Movimento 5 Stelle, in una nazione in cui i pentastellati governano a Roma ma non brillano a livello locale. Ragusa, cinque anni fa, è stato il primo capoluogo siciliano ad avere scelto di affidarsi al partito di Grillo all’epoca e di Di Maio oggi, e sembra ora voler confermare la sua fiducia, nonostante l’uscente Federico Piccitto non si sia presentato ai nastri di partenza, dopo una travagliata scelta all’interno dei grillini. Rispetto al primo turno di cinque anni fa il Movimento aumenta i voti, passati da quattromila a oltre seimila e si presenta al ballottagio da primo, a differenza del 2013 quando fu secondo.
Il secondo dato riguarda il centrodestra, che si dimostra capace di vincere al primo turno solo dove vige il cosiddetto Patto dell’arancino, dove cioè i partiti di Salvini, Berlusconi e Meloni si presentano uniti. A Ragusa non è stato così. Cassì, come detto, ha incassato il sostegno di Fratelli d’Italia mentre il resto della coalizione ha puntato su Maurizio Tumino, che si ferma al 13.6 per cento.
Terzo, non senza sorprese, Giorgio Massari (appoggiato dalle liste Ragusa Prossima, Cantiere Democratico e Ragusa bene comune) che, con il 15,4%, stacca l’altro candidato dell’area del centrosinistra, Giuseppe Calabrese (14,2%). È proprio ai due candidati del centrosinistra, arrivati terzo e quarto, che adesso si guarda in ottica apparentamenti, sebbene i due contendenti al ballottaggio siano più portati, per idee e vicende personali, a guardare al bacino di centrodestra.
Il Movimento 5 Stelle, lo ha ribadito anche Tringali nell’intervista di qualche giorno fa a MeridioNews, non fa apparentamenti. E il candidato lo ripete anche stamattina: «Il ballottaggio è una nuova campagna elettorale a tutti gli effetti quindi nei prossimi giorni cercheremo di capire come andare avanti, di sicuro il trend è positivo e di questo siamo molto soddisfatti. Essere al ballottaggio con Cassì è quasi una sorpresa, ma ogni tornata elettorale in fondo lo è. La soddisfazione maggiore, comunque, è quella di essere riusciti ad ottenere questo risultato con una sola lista, noi contro tutti. I ragusani hanno dimostrato che questa amministrazione pentastellata ha lavorato bene, io l’ho supportata prima come consigliere comunale e poi come presidente del consiglio e oggi posso dire che tutti i nostri detrattori sono stati smentiti da fatti».
Cassì non ha vincoli ma stamattina rimande prudente sulle alleanze: «Sono contento, la mia candidatura ha suscitato interesse – commenta – la mia idea è andare avanti come siamo andati finora, ma prima di decidere parlerò pomeriggio con gli altri componenti della mia coalizione».