Ragusa, riprende il trasporto per gli studenti disabili «Ma questa guerra non ricominci il prossimo anno»

Potrebbe essere l’atto finale della vicenda degli studenti disabili della provincia di Ragusa che usufruiscono del servizio trasporto scuola garantito dal libero consorzio. Dover aver sospeso, poi ripristinato e poi ancora sospeso il servizio, ieri il commissario Dario Cartabellotta ha avuto rassicurazioni da parte dell’assessore regionale Alessandro Baccei sulla ripresa del servizio grazie all’utilizzo di nove milioni di euro, prelevate dal fondo emergenze in finanziaria. La protesta organizzata dalle famiglie dei circa 180 utenti che usufruiscono del servizio ha lasciato il segno, così ieri Baccei, incalzato da Cartabellotta e dal deputato regionale del Partito democratico, Nello Dipasquale, dovrebbe aver trovato una soluzione a un problema che ormai va avanti da oltre due mesi. 

Si tratta di garantire il diritto allo studio a ragazzi per i quali la scuola rappresenta un momento fondamentale di socializzazione e apprendimento. Molti dei loro genitori lavorano e con la pensione dei ragazzi non possono permettersi di pagare il servizio privato perché parte delle risorse viene già destinata alle associazioni che si prendono cura dei minori nelle ore pomeridiane. La sospensione del servizio trasporto per i disabili rappresenta anche una forma di spreco di denaro pubblico perché, senza la presenza dei ragazzi, molti insegnanti di sostegno si sono trovati ad essere pagati senza poter svolgere il loro servizio. 

Stando alle notizie diffuse a termine dell’incontro tra Cartabellotta e Dipasquale con l’assessore Baccei sembra, dunque, che si sia trovata la soluzione: «Da una verifica con gli uffici – spiega Dipasquale- è stato possibile confermare i fondi che stanziati in Finanziaria anche per rispondere alle emergenze. E questa dei servizi bloccati agli studenti diversamente abili lo è». Sull’argomento è intervenuta anche Marialucia Lorefice, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato come non si sarebbe dovuti arrivare così in basso, con migliaia di famiglie in piazza, per ripristinare un diritto che va garantito e tutelato. «L’auspicio principale – sottolinea Lorefice- è che non si torni a fare la guerra all’inizio del prossimo anno scolastico e che, come più volte è stato evidenziato, ci sia una progettualità stabile che preveda questi servizi. Ma c’è un altro auspicio – sottolinea – ed è la speranza che nessuno si senta autorizzato a cucirsi addosso medagliette. Sono le famiglie ad aver combattuto e a combattere ogni giorno. Ogni parola è superflua di fronte alla loro forza»

I genitori si dicono soddisfatti per il risultato ottenuto, ma la preoccupazione è che si sia vinta solo una battaglia. «Ho da poco sentito gli assistenti al pulmino – racconta la mamma di una ragazza diversamente abile di Vittoria – se anche in maniera non ufficiale, anche loro hanno avuto notizie che il servizio sta per ripartire. Mi dicono che ormai sicuramente se ne parla la settimana prossima, presumibilmente martedì, dato che lunedì anche le scuole aderiranno alla protesta (per il 14 marzo è stata indetta una grossa manifestazione per l’agricoltura che prevede la chiusura simbolica di municipi e istituti pubblici ndr), ma aspettiamo comunicazioni ufficiali. È difficile poter esprimere quello che provo, veniamo da situazioni paradossali dove si è passati da notizie positive a notizie negative nel giro di pochi giorni. Il ripristino del servizio – conclude – è la conferma che quando vuole, la politica riesce a trovare delle soluzioni».


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