Le indagini sono partite dopo la morte di Orazio Adamo, avvenuta nel dicembre 2014. Dopo aver fermato il pusher, i carabinieri hanno continuato le indagini fino a risalire alla rete che operava in tutta la provincia e aveva base a Santa Croce Camerina
Ragusa: 11 indagati per spaccio, cinque arrestati Gruppo che ha rifornito 40enne morto per overdose
Orazio Adamo è morto per overdose a dicembre del 2014. Oggi il gruppo criminale che avrebbe rifornito di droga il 40enne modicano è stato arrestato dai carabinieri. Cinque uomini – tre tunisini, un algerino e un italiano di origine tunisina – sono finiti in carcere. Erano tutti pregiudicati. La rete di spacciatori aveva la sua base a Santa Croce Camerina, nella frazione di Punta Secca, e agiva su tutto il territorio provinciale ibleo, in particolare a Ragusa, Modica, Scicli e Ispica. Mentre si riforniva in più città siciliane.
Le indagini sono partite proprio dalla morte di Adamo. A trovarlo, privo di vita, furono i genitori nella stessa casa dove vivevano insieme. Accanto a lui una siringa con cui si era iniettato una dose di eroina e un cucchiaino. Già pochi mesi dopo, ad aprile del 2015, era finito in carcere Roberto Bellaera, il pusher che aveva fornito lo stupefacente. Ma i carabinieri sono andati oltre, nonostante la mancanza di collaborazione da parte del giovane fermato, per cui è caduta l’accusa di omicidio.
Il gruppo criminale impegnato nell’attività di spaccio di eroina e hashish sarebbe composto da undici persone, tutte extracomunitarie. Gli arrestati sono l’algerino Hossine Lahamer, 27 anni, Lazhar Sahlaoui, 36 anni, Mounir Sahlaoui, 33 anni, tutti tunisini, più l’italiano Oualid Dogui. Seguendo i movimenti di diversi tossicodipendenti della zona, gli investigatori sono risaliti, nell’arco di un anno, agli spacciatori. Nel corso delle indagini sono stati arrestati cinque corrieri della droga trovati in possesso di due chili di hashish e 300 grammi di eroina che, tagliata, avrebbe prodotto ricavi per decine di migliaia di euro.
Le indagini – condotte dalla Compagnia dei carabinieri di Modica e coordinate dal procuratore di Ragusa Carmelo Petralia e dalla sostituta Monica Monego – proseguono per risalire agli indagati al momento irreperibili.