Radio Zammù aspetta (e spera)

“Radio Zammù, e suoni anche tu!”: tutto è iniziato cinque anni e mezzo fa. Occorre ricordarlo perché, com’è naturale in una radio fatta dagli studenti per gli studenti, il ricambio di speakers e tecnici è stato considerevole. Così che si rischia di credere che Radio Zammù ci sia sempre stata e niente e nessuno può rimetterla in discussione. Invece la radio dell’università di Catania non s’è fatta da sola, né può vivere senza l’attenzione e le cure dell’ateneo.
 
Scorrendo la raccolta dei verbali degli organi collegiali si vede che l’attenzione c’è stata. Ma che è mancato finora un atteggiamento premuroso e capace di garantire il rafforzamento della gestione e un continuo rinnovamento. Da un anno e mezzo lo staff di Radio Zammù garantisce un’informazione costante e dà l’anima, con impegno e passione eccezionali, per far funzionare l’emittente con un palinsesto di qualità pur in assenza delle risorse necessarie.
 
Per l’anno in corso si è dovuta attendere l’adunanza del Consiglio di Amministrazione del 4 giugno 2010 (verbale 2009/2010 n.9, pag. 99-101), cioè un anno dopo la scadenza del progetto triennale “Il Linceo” che aveva garantito (sotto l’egida del C.O.F.) il noleggio della frequenza 101.00 MHZ e consentito a Radio Zammù di trasmettere via etere su banda FM dal 2007. In quella seduta il CdA aveva deliberato di “regolarizzare la situazione” sanando le pendenze nei confronti del concessionario della frequenza con una operazione negoziale. Mentre la convenzione per la gestione tecnica e artistica della programmazione radiofonica era stata rinnovata per tutto il 2010, ma a costo zero.

Dal 2009, Radio Zammù non ha avuto a disposizione nessuna risorsa  per il rinnovamento delle attrezzature tecniche e per le spese di gestione. Lo staff della radio ha potuto sopperire alle necessità più urgenti grazie al sostegno dell’associazione non lucrativa di utilità sociale “UPRESS CTA, Associazione per la Promozione del Giornalismo Universitario  – O.N.L.U.S.” , che ha fatto ricorso a una sottoscrizione straordinaria, col generoso supporto di numerosi docenti e personalità del mondo della cultura e dell’informazione  e un contributo della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (l’ateneo ha concesso un contributo di tremila euro).
 
Radio Zammù, tuttavia, non potrà continuare a vivere esclusivamente di sottoscrizioni. In quella stessa adunanza del 4 giugno 2010, il Consiglio di Amministrazione aveva approvato la delibera “ferma restando, per l’anno 2011, la necessità di programmare e di espletare la procedura ordinaria per l’aggiudicazione, sia del contratto per l’affidamento del servizio di programmazione, sia del contratto per la gestione della programmazione radiofonica per conto dell’Ateneo”.
 
Da quel momento in poi l’insidia più grande è stata l’italica consuetudine al rinvio. Il CdA è tornato a occuparsi di Radio Zammù nell’adunanza del 28 luglio 2010 (verbale 2009/2010 n.11, pag. 59). In quella occasione, su proposta del Rettore, il consiglio ha accettato la proroga della gestione a titolo gratuito e ha ripetuto la formula: “ferma restando, per l’anno 2011, la necessità di programmare e di espletare…“.
 
L’istruzione della pratica è di competenza dell’A.R.I.T. (area dei rapporti istituzionali e con il territorio). Passano diversi mesi. Radio Zammù torna finalmente all’ordine del giorno del CdA nella seduta del 26 novembre 2010 e tutto lo staff della radio tira un gran respiro di sollievo: si potrà programmare l’attività con la certezza di continuare a trasmettere via etere, si potrà avere qualche mezzo supplementare per la gestione. Evviva! Ma il CdA rinvia la pratica all’ufficio per incompletezza di documentazione. Insomma, quattro mesi non sono bastati. Si aspetta perciò la seduta del 6 dicembre e, ancora una volta, la pratica non è all’ordine del giorno.
 
Rimane adesso l’ultimo appuntamento dell’anno: il CdA del 23 dicembre, antivigilia di Natale. Radio Zammù – una delle radio universitarie più apprezzate anche sul piano nazionale, una struttura che si è mostrata capace di puntare su musica, cultura e valorizzazione delle risorse creative degli studenti e dei giovani catanesi, ma anche dei professori, dei ricercatori, di chiunque nel mondo accademico ha voglia e tempo e di offrire all’ateneo un puntuale servizio con dirette degli eventi più importanti per la comunità accademica – continua a sperare che il vento dell’attenzione dell’ateneo torni a soffiare. Sarebbe un bel regalo di Natale e la dimostrazione che c’è la volontà di fare andare avanti un progetto che ha portato molti riconoscimenti e molti servizi utili all’ateneo, che ha formato molti ragazzi a una professionalità indiscutibile.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dopo una serie di rinvii, il Consiglio di amministrazione dell'Università dovrebbe occuparsi all'antivigilia di Natale del rinnovo della convenzione con la radio. Una scadenza importante, per un'emittente apprezzata anche fuori dalla Sicilia, ma che non può vivere senza l'attenzione e le cure dell'Ateneo

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]