Raciti, Segretario regionale del PD o di una corrente?

IL PUNTO/ A RIDOSSO DI UN IMPORTANTE APPUNTAMENTO ELETTORALE LE DIVISIONI RISCHIANO DI CONFONDERE L’ELETTORATO

di Carmelo Raffa

“Ancora una volta le forze che operano sul territorio hanno mostrato una maturità ed un interesse reale per questo partito e per la funzione che è chiamato svolgere fra la gente, maggiore rispetto a chi vorrebbe rinchiuderne l’azione in stanzette con pochi intimi, dove far iniziare e concludere la vita democratica del Partito Democratico. In questo senso, dalla riunione di oggi, raccolgo molti elementi positivi”.

Lo dice il Segretario regionale del Partito Democratico, Fausto Raciti, che nella sede regionale del PD, a Palermo, ha incontrato i Segretari provinciali.

“Sono molti – prosegue Raciti – gli spunti di riflessione arrivati da un territorio che chiede e merita una forte attenzione. Da segretario regionale il mio riferimento primario sono sempre stati e restano tutti i militanti che rappresentano quell’energia di cui non possiamo fare a meno e che, in questi giorni, con ancora più forza, reclamano un PD che sia sempre più un partito e sempre meno un luogo dove a prevalere sono quelle logiche correntizie da manuale Cencelli”.

Da ciò si deduce che il giovane Segretario del PD siciliano non accoglierà la proposta del Presidente della Direzione regionale, Giuseppe Lupo, di convocare la stessa Direzione regionale allo scopo di riappacificare gli animi e presentarti alle imminenti consultazioni elettorali in modo unitario?

La sensazione che si ricava è che, così facendo, il giovane Fausto Raciti potrebbe apparire come il ‘Segretario’ regionale dei cuperliani di Sicilia, anziché di tutto il Partito.

Forse Raciti dovrebbe provare a ricucire gli strappi interni al proprio Partito, soprattutto alla luce della grave crisi economica della Sicilia. E anche per non fare arrivare il Partito diviso all’appuntamento elettorale delle europee.

Un Partito diviso, in prossimità di un appuntamento elettorale, può solo disorientare militanti ed elettori, che in questi giorni hanno assistito a tante farse ed a tanti scontri tra i massimi esponenti del PD siciliano, dando la sensazione che ad essere privilegiata sia la politica delle poltrone e non quella del fare.

Raciti, in questa fase delicata, dovrebbe dimostrare di essere un vero leader. Evitando che le divisioni si riflettano negativamente sul voto alle imminenti elezioni europee.

 

 


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