Da via Ursino a via IV novembre, passando per via Oliveto Scammacca e via Aosta. La giornata di oggi è da bollino nero, in termini di gestione della munnizza. Non solo nelle zone di diretto appannaggio del Comune di Catania ma anche in quelle che fanno riferimento al consorzio Seneco. Guarda le foto
Raccolta rifiuti, ancora disagi in tutta la città Spazzatura per la strada e disservizi continui
Via Ursino, via Oliveto Scammacca, via Aosta, via IV novembre. Non ci sono soltanto le strade in cui è attivo il servizio di raccolta differenziata porta a porta, gestito direttamente dal Comune di Catania, ma anche quelle in cui la spazzatura la raccoglie – o dovrebbe farlo – il consorzio Seneco. Le immagini inviate a questa redazione sono di per sé eloquenti: da una parte i sacchetti pieni di immondizia lasciati davanti ai portoni dei palazzi, dall’altra rifiuti – anche ingombranti – abbandonati accanto ai cassonetti vuoti. Non è una cartolina che eguaglia né che si avvicina a quella della crisi pasquale, ma lo spettacolo non può comunque definirsi edificante. È così che l’affaire munnizza continua a turbare gli animi dei cittadini, già intimoriti dall’ipotesi che le stangate annunciate dal presidente della Regione Nello Musumeci possano andare a pescare, ancora una volta, nelle tasche dei catanesi.
Cosa stia accadendo in questo momento non è chiaro. E non lo sa per bene neanche l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata. «Credo che ci siano problemi di personale – dichiara a MeridioNews – Per quanto riguarda le zone non raggiunte dal porta a porta, abbiamo inviato diverse segnalazioni di disservizi al consorzio». Alcuni giorni fa, D’Agata avrebbe inviato ai nuovi commissari di Seneco (raggruppamento di Senesi ed Ecocar) una lettera per lamentare le condizioni della porzione di città, il 75 per cento, a loro assegnata. «Gli operai non sono sufficienti», sostiene l’assessore, e così basta un niente perché l’immondizia rimanga per la strada.
Di variazioni di personale, però, non ce ne sono state. E sono mesi ormai che si discute del fatto che i 650 assunti destinati all’appalto della raccolta dei rifiuti non bastano a garantire non tanto un servizio eccellente quanto piuttosto standard igienico-sanitari adeguati a una città come Catania. Sul tema delle assunzioni, del resto, i sindacati battagliano da tempo. Con la nuova proroga a Seneco, la gara settennale spacchettata e, infine, l’annunciata seconda gara ponte, l’obiettivo delle sigle sindacali (Cgil in testa) è ottenere i contratti anche per i 104 lavoratori del bacino prefettizio.
Ad aprile, erano stati assunti a tempo determinato 21 di loro. I primi in ordine di anzianità anagrafica. A maggio ne sono stati assunti, con lo stesso contratto e a rotazione, altri 21. A giugno, invece, secondo alcune voci che si sono diffuse, dovrebbero scattare tutte in una volta 63 assunzioni trimestrali. In modo da completare l’assunzione dei lavoratori della lista prefettizia. Da luglio, infine, la turnazione dovrebbe finire e dovrebbero entrare in servizio tutti insieme. Un meccanismo di scaglionamento che dovrebbe scongiurare nuove, clamorose proteste.