Province, il Governo Crocetta battuto in Aula

Clamorosa sconfitta del Governo a Sala d’Ercole.  L’Assemblea regionale siciliana ha affondato il disegno di legge dell’esecutivo Crocetta  che prorogava di sei mesi il commissariamento delle Province, atto funzionale all’abolizione degli enti e all’istituzione dei liberi consorzi entro il 30 giugno.

E’ stato approvato, infatti, con 33 voti a favore e 32 contrari, l’emendamento presentato dall’opposizione che sopprimeva il primo articolo del testo.

Il governo di Rosario Crocetta e la sua maggioranza sono  quindi stati battuti sulla norma che dava tempo al governo di completare la riforma che cancella le Province e istituisce i Liberi consorzi di Comuni. La votazione e’ avvenuta con voto segreto.

“Per questa sessione, che e’ la sessione di Bilancio, la legge non potra’ piu’ essere discussa. Evidentemente durante la prossima sessione l’Assemblea dovra’ tornare a legiferare. C’e’ un voto di soppressione che riguarda le proroghe dei commissari, ma questo puo’ significare tutto e niente”, ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.   “Lo dico anche per non creare confusione nell’opinione pubblica: non e’ stata bocciata l’abrogazione delle Province, ma la proroga dei commissari”.

Le voci dell’opposizione, d’altronde, erano state chiare: “Le province debbono essere  abolite definitivamente. Non possono poi rinascere sotto le mentite  spoglie dei liberi consorzi. Il Governo regionale pronunci una parola  chiara sull’argomento e presenti un nuovo ddl che sancisca con  coerenza la fine degli enti intermedi, ormai invisi ai siciliani. La  proposta in discussione in Prima commissione all’Assemblea regionale  siciliana e’ indecente ed insopportabile e va respinta con  convinzione” ha dichiarato il deputato regionale dell’Udc, Nicola  D’Agostino.

“L’abolizione delle province  annunciata in aula e’ solo una mistificazione mediatica e il ddl che  tende a prorogare la gestione dei commissari straordinari non e’ altro che la conferma di questa considerazione. Non si sta sopprimendo la  provincia ma se ne cambia solo la denominazione” ha osservato il capo  dell’opposizione all’Ars Nello Musumeci. Che ha aggiunto: “”Gli elettori vengono privati dal diritto  di andare a votare  se in altri tempi un  presidente di destra avesse messo in discussione il diritto di  partecipazione dei cittadini, sarebbe scesa in campo la Cgil, ma anche l’associazione dei partigiani, le scuole sarebbero state chiuse e la  sinistra avrebbe alzato le barricate perche’ il diritto di voto non si  discute, ma siccome l’espropriazione dl diritto al voto deriva dal  governo Crocetta, puo’ passare nel silenzio dei colleghi del centro  sinistra. E’ un folle e micidiale delittuoso disegno di legge”.

Per Toto Cordaro, presidente del gruppo Pid Cantiere popolare-Grande Sud “a distanza di un anno dalla annunciata soppressione e riforma delle Province regionali nessun progetto da parte del governo. Al disagio e ai disservizi prodotti dalla gestione commissariale delle Province, soprattutto in fatto di assistenza sociale, edilizia scolastica, viabilita’ e trasporti, non ha fatto seguito nessuna ipotesi di riforma credibile e oggi ci troviamo nella paradossale situazione di doverci pronunciare su una proroga della proroga dei commissari ad acta, atto palesemente illegittimo, contro il quale ci schieriamo”.

E ancora, il deputato M5S Francesco Cappello: “Oggi e’ una sconfitta per tutti noi, saremmo voluti arrivare oggi in aula non per una proroga ma per  votare una riforma organizzata e definitiva, una cosa e’ certa: per  noi indietro non si torna. Noi siamo per l’abolizione delle province,  senza se e senza ma”.

 


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