Nel giorno in cui è iniziato il processo d’Appello per i due ex caporali accusati dell’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, a fare notizia è però l’assoluzione definitiva per il terzo (oramai ex) imputato, l’unico a essere rimasto un sottufficiale dell’esercito. Assoluzione che è diventata irrevocabile. «Questo perché, dopo l’assoluzione nei primi due gradi di giudizio per […]
Omicidio Scieri: parte l’Appello, ma arriva l’assoluzione definitiva per l’unico militare ancora in servizio
Nel giorno in cui è iniziato il processo d’Appello per i due ex caporali accusati dell’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, a fare notizia è però l’assoluzione definitiva per il terzo (oramai ex) imputato, l’unico a essere rimasto un sottufficiale dell’esercito. Assoluzione che è diventata irrevocabile. «Questo perché, dopo l’assoluzione nei primi due gradi di giudizio per Andrea Antico, la procura non ha presentato ricorso in Cassazione», spiega a MeridioNews Alessandra Furnari, l’avvocata che assiste i familiari del parà siracusano ucciso nella caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999.
Una sentenza per cui è già arrivata la richiesta del passaggio in giudicato e che, dunque, non sarà più impugnabile. Poco meno di un anno fa, erano già usciti dal processo i vertici militari: dopo l’assoluzione in primo grado nel processo con rito abbreviato per gli ex ufficiali della Folgore Enrico Celentano e Salvatore Romondia – che erano imputati per favoreggiamento – dalla procura era arrivata la rinuncia all’Appello. «Noi – aggiunge l’avvocata Furnari, parlando anche a nome del collega di parte civile Ivan Albo – abbiamo già presentato un ricorso in Cassazione per fini civili».
Un Appello che, invece, si è aperto ieri per i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara, solo quest’ultimo presente davanti alla corte d’Assise d’Appello di Firenze. Entrambi sono già stati condannati dal tribunale di Pisa rispettivamente a 26 e a 18 anni di reclusione. Una sentenza contro la quale tutti e due hanno presentato un ricorso, chiedendo l’assoluzione o – in via subordinata – di riqualificare il reato in omicidio preterintenzionale o morte come conseguenza di altro delitto.
Nel corso della prima udienza – rinviata formalmente per un difetto di notifica agli imputati – il giudice ha relazionato per oltre tre ore, ripercorrendo i nodi cruciali della sentenza di condanna dei due imputati e dei loro motivi di Appello. Ed è già stata fissata per mercoledì 30 ottobre la prossima udienza del processo, in cui il ministero della Difesa resta solo come parte civile e non più anche come responsabile civile, come è stato riconosciuto in primo grado. Quel giorno dovrebbero esserci la discussione della procura, le arringhe degli avvocati difensori e anche la discussione dei legali delle parti civili.