Caso Scieri, i vertici militari imputati per favoreggiamento escono dal processo. «Una doccia fredda»

Una condanna a 16 anni e mezzo per l’ex caporale Andrea Antico e la rinuncia all’appello per l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano e per il suo allora aiutante maggiore Salvatore Romondia. Si è chiusa con queste richieste del procuratore generale Luigi Bocciolini la prima udienza del processo (con rito abbreviato) d’Assise d’Appello a Firenze per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. «Per noi è stata una doccia fredda», commentano a MeridioNews gli avvocati di parte civile Alessandra Furnari e Ivan Albo in riferimento alla richiesta del procuratore che, di fatto, fa uscire definitivamente dal procedimento i due vertici militari. Entrambi accusati di favoreggiamento (reato ormai prescritto), in primo grado, erano stati assolti (così come Antico per l’omicidio) con la formula perché il fatto non sussiste. «Quella del procuratore generale – continuano i due legali – è una decisione che non ci aspettavamo assolutamente e che, dal nostro punto di vista, è in contrasto anche con la sentenza di condanna della corte d’Assise che nel processo con rito ordinario ha condannato gli altri due ex commilitoni».

Per Alessandro Panella e Luigi Zabara, infatti, la condanna è stata rispettivamente a 26 e 18 anni di carcere. Nelle motivazioni di quella stessa sentenza resta aperta una domanda: «Come è possibile che, a fronte della notizia del morto in caserma, non sia stato fatto nulla sino al pomeriggio del 16 (ovvero tre giorni dopo la morte di Scieri, ndr)? […] Una reazione minimamente adeguata sarebbe stata quella di mettere senza indugio e ritardo, a soqquadro la caserma. Si è continuato a svolgere burocratiche e formali iniziative di rintraccio che vedevano impegnato soprattutto il maggiore Romondia. Non si può credere – scrive ancora il giudice Giovanni Zucconi – a meno di volere insultare l’intelligenza di qualsiasi esaminato superficiale, che la notizia di devastante portata della presenza di un morto in caserma che circolava tra i militari di leva non sia giunta all’attenzione di qualche ufficiale». Una considerazione che porta a una sola conclusione: «L’unica fondata e ragionevole considerazione atta a motivare l’allucinante inerzia dell’intera struttura che sovrintendeva alla gestione della caserma si radica sul convincimento dell’esistenza di un muro di omertà che ha accompagnato il caso Scieri da quei giorni dell’agosto 1999 sino a ora». La prossima udienza è già stata fissata per il 29 novembre.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Una condanna a 16 anni e mezzo per l’ex caporale Andrea Antico e la rinuncia all’appello per l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano e per il suo allora aiutante maggiore Salvatore Romondia. Si è chiusa con queste richieste del procuratore generale Luigi Bocciolini la prima udienza del processo (con rito abbreviato) d’Assise d’Appello a Firenze […]

Una condanna a 16 anni e mezzo per l’ex caporale Andrea Antico e la rinuncia all’appello per l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano e per il suo allora aiutante maggiore Salvatore Romondia. Si è chiusa con queste richieste del procuratore generale Luigi Bocciolini la prima udienza del processo (con rito abbreviato) d’Assise d’Appello a Firenze […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]