Processo Iblis, tutto da rifare La Corte d’Assise si dichiara incompetente

Una corposa indagine che mirava a scoperchiare un sistema fatto di intrecci tra politici, imprenditori e mafiosi. Ma che adesso è smembrata in quattro diversi procedimenti. Forse cinque. E’ il destino dell’operazione Iblis, sempre più frammentata dopo la decisione di oggi della Corte di Assise di stabilire la propria incompetenza a giudicare sulla maggior parte degli imputati nel processo ordinario. Un nuovo fascicolo verrà adesso aperto presso il tribunale di Catania, destinato a un nuovo giudice e approfondito in un nuovo procedimento. Con tutti i rallentamenti, di almeno un paio di mesi, che questa decisione comporterà.

La richiesta di trasferimento del fascicolo veniva da diversi difensori. Il punto sollevato riguarda la presenza all’interno della vasta indagine anche del duplice omicidio di Angelo Santapaola e Nicola Sedici, reato per cui è chiamata a giudicare la Corte d’Assise. Per tutti gli altri, però, basterebbe il tribunale, come hanno ricordato gli avvocati nella scorsa udienza. Oggi la corte ha dato loro ragione, riservandosi la competenza sul solo omicidio. «In corte d’Assise sono presenti sei giudici popolari, certamente non competenti su questioni tecniche – spiega Carmelo Peluso, difensore dell’ex deputato regionale Pid ed ex sindaco di Palagonia Fausto Fagone – Il rischio era che il giudizio venisse influenzato da valutazioni emotive». In questo procedimento restano quindi come unici imputati Salvatore Di Bernardo – che avrebbe avuto un ruolo di secondo piano nell’uccisione – ed Enzo Aiello, ritenuto il capo provinciale di Cosa Nostra. Quest’ultimo, comunque, parteciperà anche al nuovo procedimento, in cui è chiamato a rispondere di reati associativi.

Deliberata la sua incompetenza, la corte ha rimandato al nuovo giudice anche la decisione sull’eventuale ammissione delle parti civili: il Comune etneo, le associazioni antiestorsione Libero Grassi e Rocco Chinnici di Catania e Asaes di Scordia, Addiopizzo Catania, Confcommercio Sicilia, Camera di commercio etnea e Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani (Cidec). Richieste di costituzione su cui i legali degli imputati avevano già avanzato diverse riserve. Che adesso dovranno ripresentare a un nuovo giudice.

Si apre così il quarto procedimento nato da Iblis. O forse il quinto, considerato lo stralcio della posizione del governatore siciliano Angelo Lombardo e del fratello deputato nazionale Mpa Angelo. Stralcio che, secondo i legali, lo rendono un processo diverso e autonomo. Ma che invece per i pm Michelangelo Patanè e Carmelo Zuccaro è un processo che «non si diparte da Iblis, ma ne fa parte». Diventando il suo primo figlio. A seguire sono arrivate – dai 53 imputati iniziali – una richiesta di patteggiamento e un rito abbreviato per 28 persone. I restanti 24 imputati, infine – trattati in un procedimento ordinario – si sdoppiano oggi.

[Foto di glamismac


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Si frammenta sempre di più l'indagine nata per sgominare il malaffare diventato sistema. A uno "stralcio", un patteggiamento e un rito abbreviato si aggiunge ora la decisione di rimandare al giudizio del tribunale di Catania la gran parte degli imputati riuniti nel procedimento ordinario, ma di mantenere davanti alla corte quello per l'omicidio di Angelo Santapaola e Nicola Sedici

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]