«Saremo attenti alla sobrietà del magistrato», ha avvertito l'avvocato Corrado Giuliano dell'associazione AccogliRete che sta valutando di chiedere la ricusazione. Il riferimento è al giudice Sarpietro che definì «ottima» la dichiarazione del premier Conte
Processo Gregoretti, dubbi sulla terzietà del giudice «Eccessivo valutare in pubblico parole dei testimoni»
«Alcune esternazioni ci sono sembrate eccessive rispetto alla terzietà del giudice. Per questo saremo attenti alla sobrietà del magistrato». Comincia con le esternazioni dell’avvocato Corrado Giuliano, dell’associazione AccogliRete, l’udienza per il caso della nave della guardia costiera Bruno Gregoretti. Le parole del legale, pronunciate prima di entrare in udienza, si riferiscono alla posizione del giudice Nunzio Sarpietro che presiede il processo che si svolge all’aula bunker di Bicocca, a Catania, in cui l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è imputato per sequestro di persona per avere trattenuto a bordo 131 migranti nell’estate 2019, poi sbarcati, dopo diversi giorni, al pontile Nato di Augusta.
«Non mi riferisco alla vicenda del ristorante», di cui si è occupata la trasmissione Le Iene di Italia 1, che «è un’altra cosa», ma a «quello che è successo nel procedimento» a Roma, durante l’audizione dell’allora premier Giuseppe Conte, durante la quale, ha riferito l’avvocato, «ha parlato anche di Palamara e di un suo fatto personale non pertinente con il processo. E questo – ha sottolineato – non ci convince».
Alla domanda dei giornalisti se come parte civile stanno pensando a chiedere la ricusazione, l’avvocato Giuliano ha detto di valutare la situazione con attenzione. Dopo l’udienza del 28 gennaio scorso in cui a Palazzo Chigi venne sentito anche l’allora presidente del Consiglio Conte, il giudice si è fermato con i giornalisti bollando come «ottima» la deposizione del premier. Intanto oggi in aula vengono sentiti il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. La sua audizione è finita poco prima di mezzogiorno e lei è andata via, usando un’uscita secondaria, senza passare davanti ai giornalisti. Ora è il turno di Luigi Di Maio.