A Palermo è possibile tollerare ancora la presenza di fra’ Giovanni Puglisi al vertice di innumerevoli istituzioni? La Massoneria, si sa, è potente, d’accordo, ma non trova eccessiva l’ingordigia di Puglisi rettore di due Università e ‘proprietario’ di un’infinità di incarichi. Fra i quali la presidenza – regalatagli da Totò Cuffaro – della Fondazione Banco di Sicilia. Come mai tutto ciò con suscita collera?

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, non prova imbarazzo per una vicenda che lo fa complice di un personaggio tra i più sfrontati della scena politica siciliana? Puglisi, tanto per gradire, ha anche “occupato” anche il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Presidente di tutto, non molla nulla. I presidenti della Regione siciliana cambiano, Puglisi resta. 

Socialdemocratico, fascista, socialista, ieri nel melodramma del centro-destra con Diego Cammarata, oggi nel melodramma del centro-sinistra con Leoluca Orlando. I Sindaci di Palermo cambiano, Puglisi resta. 

Il gracidare di Puglisi è grottesco e in privato fa sorridere tutti, ma la novità di oggi sta in una politica capace di dire in faccia quel che si dice alle spalle, con chiarezza e fuori dallo stagno.