Sos Quarantena è un'idea che ha raccolto attorno a sé una rete di volontari che in diversi momenti della giornata si occupano di portare a passeggio i cani (e non solo) di chi ha contratto il Covid o è in isolamento. «Per me è stata una salvezza», racconta una donna
Prendersi cura degli animali di chi è in quarantena Il progetto a Messina. «Aiutiamo chi è in difficoltà»
Ulisse, Blu, Schevy, Lucky, Ciack, Ettore, Zack, Seth e Norys sono i nomi dei cani che i volontari del Noetaa Messina portano a spasso per conto dei loro padroni che si trovano ristretti in quarantena a causa del Covid 19. L’iniziativa fa parte del progetto Sos Quarantena portato avanti dall’organizzazione di volontariato Gli Invisibili onlus presieduta da Cristina Puglisi Rossitto. Un’iniziativa resa possibile proprio grazie ai volontari del Noetaa Messina coordinati dalla presidentessa Cinzia La Spada. «Stiamo cercando di reclutare volontari che a causa dell’emergenza sanitaria scarseggiano», spiega Francesco Marino, che insieme a una ventina di altre persone dedica tre, quattro ore del suo tempo ogni giorno per venire incontro a quelli che sono veri e propri ostacoli per chi risulta positivo o è stato a contatto con un positivo.
«Il mio cucciolo Seth li sente arrivare da lontano e subito scodinzola e abbaia ed è felicissimo – racconta Giuseppe – Esce con entusiasmo. Ho conosciuto il progetto tramite mia sorella e l’impressione è stata subito bellissima. Sono persone meravigliose che dedicano del tempo ad altri». A spiegare cosa hanno rappresentato i volontari del Noetaa è proprio Francesca, la sorella di Giuseppe. «Con loro mi si è aperto un mondo – racconta – Mi sono sentita appoggiata non solo a livello organizzativo, ma anche emozionale, e confortata mentre vivevo un momento buio come il Covid. Per me sono stati una salvezza. Venivano la sera e dedicavano il loro tempo gratuitamente in ogni condizione climatica». Quando Francesca è uscita dalla quarantena si è offerta come volontaria «perché ho capito quanto sia importante supportare la famiglie in questi momenti così complicati». L’obiettivo dei volontari è quello di diventare veri amici degli animali loro affidati. «Hanno avuto cura di instaurare un rapporto di fiducia con Norys, il mio cucciolo – prosegue la donna -. Sono venuti a prenderlo davanti alla porta dove mi sono fatta trovare tutta bardata per evitare possibili contagi».
La variante Omicron ha fatto schizzare i contagi e le richieste di intervento aumentano di giorno in giorno. I volontari non si occupano solo di portare gli animali a spasso, ma intervengono anche per portare medicine e la spesa ai padroni costretti a casa da soli. «Offrono un’ampia disponibilità, che sia la mattina presto, l’ora di pranzo o la sera tardi si fanno sempre trovare – racconta Marino -. Ho scoperto che molti dei volontari sono persone che ricambiano i gesti ricevuti, da assistiti adesso aiutano altri con le stesse problematiche».
Durante questi mesi si sono imbattuti nelle situazioni umane più disparate. «Un caso in particolare è stato quello di Giuseppe che abita a San Paolo, nella zona sud di Messina – va avanti Marino – Un mese prima di contrarre il Covid ha dovuto affrontare la morte della moglie. È rimasto solo con la figlia di circa sette anni, un cane di piccola taglia e un uccellino. Quando anche lui ha contratto il Covid, la situazione si è aggravata ed è stato necessario il ricovero all’ospedale Piemonte. La bimba è stata data in affido mentre gli animali erano rimasti abbandonati». Ed è lì che sono intervenuti i volontari. «Per diversi giorni sono rimasti isolati, poi dopo l’intervento dei volontari, con la collaborazione dei vigili del fuoco, ha consentito di portarli fuori e di essere presi in cura». Superato il Covid, Giuseppe ha potuto fare rientro a casa insieme alla propria bambina e ai propri animali.