Continua la tragedia delle migrazioni. Sono arrivate questa mattina nel porto etneo circa 900 persone di origine africana, dopo essere state salvate in mare e condotte dal largo della Tunisia verso le acque italiane. A pochi metri da loro, una nave per i viaggi di lusso che sta per salpare
Porto, la nave dei migranti accanto alla crociera «Miseria e ricchezza, una a pochi metri dall’altra»
«Sono 898 tra uomini, donne e bambini. Provengono tutti dalle zone subsahariane come, per esempio, il Corno d’Africa». A confermare a MeridioNews il numero dei migranti che questa mattina hanno raggiunto lo scalo etneo è l’ammiraglio Nunzio Martello, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Catania. «In questo momento stiamo procedendo al riconoscimento delle persone, secondo i protocolli standard che vengono attivati in casi del genere. Noi operiamo accanto ai funzionari del ministero, e agli agenti di polizia che stanno effettuando le indagini – precisa Martello – Ci occupiamo del supporto logistico, mettendo alcune strutture a disposizione».
Ammassati all’interno del rimorchiatore italiano Vos thalassa, che li ha condotti in salvo nelle acque siciliane, i migranti sono stati riuniti con otto operazioni di soccorso in mare. Com’è possibile vedere dal servizio web che ne traccia il percorso, l’imbarcazione è arrivata a Catania partendo dal largo della Tunisia. Dove probabilmente sono state concentrate le navi che si sono occupate di prestare il primo soccorso.
A far scalpore, intanto, è il contrasto tra lo sfarzo di una nave da crociera, ormeggiata nella darsena commerciale, e le condizioni estreme dei migranti, arrivati a destinazione dopo un viaggio di circa 24 ore. Ferme una a pochi metri dall’altra. «Questo è un mondo ingiusto – commenta Matteo Iannitti della Rete antirazzista catanese – da un lato abbiamo una realtà con piscine, saune, camere con terrazza e una capienza di 500 persone. Dall’altro circa 900 migranti, trasportati come bestie a bordo di un rimorchiatore». «La Rete antirazzista monitorerà le operazioni di sbarco e tenterà di informare i migranti circa i loro diritti, nonostante gli insensati protocolli della prefettura», conclude Iannitti.
Dopo le procedure di identificazione e i rilievi della squadra mobile, gli uomini e le donne sbarcati saranno portati nei centri di accoglienza di Mineo e di altre località del territorio italiano. I minori non accompagnati presenti a bordo verranno affidati alle strutture accreditate dalla prefettura, unendosi ai circa 4.500 che attualmente si trovano in Sicilia.