La struttura termitana, progettata dall'architetto Agatino Dandone, è affidato alle cure dell'associazione Roadtoarte, che tenta di mantenere in salute il bene grazie anche alle segnalazioni di cittadini e turisti. Gli ultimi lavori di consolidamento, tuttavia, risalgono a circa trent'anni fa
Ponte San Leonardo in stato di abbandono da anni Lesionata parte di uno dei cancelli settecenteschi
Da molti mesi, una colonna di uno dei due cancelli del settecentesco ponte San Leonardo, nei pressi di Termini Imerese, è presente un’evidente lesione che necessita di un immediato intervento. La struttura, progettata e realizzata dall’architetto regio Agatino Daidone nel XVIII secolo, si trova sul fiume San Leonardo. Per ponte San Leonardo sono indistintamente denominati tre ponti: quello della statale 113, quello ferroviario e quello Settecentesco. Quest’ultimo, da tre anni, è affidato alla gestione e tutela dell’associazione Rodoarte onlus. I soci, durante le loro attività, si dedicano ad effettuare interventi di manutenzione come: pulizia dalle erbacce, disinfestazione e dialogo con gli enti competenti, informati periodicamente sull’evoluzione del percorso che dovrebbe essere intrapreso per effettuare i lavori di recupero, considerato lo stato di degrado e abbandono in cui si trova, attualmente, la struttura. «Molto spesso – commenta l’architetto Rosario Ribbene, presidente dell’associazione Rodoarte onlus – ci capita di imbatterci in concittadini o turisti che ci aiutano a ricordare quanto sia prezioso il nostro ponte. C’è chi segnala le evoluzioni dell’erba che popola le rampe o la presenza di rifiuti che qualche incivile abbandona in modo frettoloso».
«La nostra associazione interviene per risolvere i vari casi di volta in volta. Tutto questo, compresa la nostra ordinaria vigilanza e tutela, lo svolgiamo pressoché quotidianamente. Nel regime ordinario di quanto stiamo facendo per il ponte San Leonardo – continua Ribbene – rientrerebbero tutte quelle azioni volte alla più ampia tutela di questa magnifica opera d’arte, tra cui: il continuo dialogo con i principali enti, che dovrebbero esserne preposti alla salvaguardia, la costituzione di un archivio documentale sul ponte, la predisposizione di un’interrogazione parlamentare finalizzata a chiarire le competenze dei vari enti, soprattutto la titolarità in termini di proprietà, e l’organizzazione di attività di coinvolgimento della popolazione del territorio per la riscoperta di questo magnifico luogo. Per questo – ricorda il presidente – non dimenticherò il grande successo di presenze, gradimento e consenso che ha riscosso Ponte San Leonardo in Festa, organizzato da Rodoarte onlus il 17 aprile 2016». Gli ultimi lavori di consolidamento e restauro della struttura risalgono a circa tre decenni fa, finanziati dalla Provincia di Palermo. In questi anni, viste le varie problematiche burocratiche, l’associazione si è attivata nel cercare qualche mecenate che potesse dare una mano d’aiuto. «Abbiamo contattato anche delle imprese che operano nell’ambito del restauro architettonico – conclude il presidente Ribbene – Il privato, crediamo, può fare moltissimo. Noi siamo qui e siamo a disposizione di qualunque buon samaritano».