Ponte e treni, il paradosso trasporti in Sicilia e Calabria Gli esperti: «Upgrade già vecchi. Serve l’alta velocità»

Un non completamento generale degli assi principali di collegamento su strada. Il sistema ferroviario? «Esempio di mancata pianificazione», ma anche porti che non ricevono risorse e il ponte sullo Stretto di Messina come «opera che il Paese è soltanto in grado di annunciare ma non di fare». Sono questi alcuni dei punti di partenza di un documento firmato da alcuni docenti universitari di Sicilia e Calabria. Ventisei pagine in cui i professori esperti di infrastrutture e trasporti si concentrano su delle proposte tecniche per invertire una rotta che pone le due Regioni come capofila di un «drammatico ritardo storico», adesso ulteriormente acuito dalla pandemia

Il ponte, ormai ribattezzato Ulisse, che dovrebbe collegare le due Regioni, da settimane è tornato prepotentemente al centro del dibattito anche per il mancato inserimento nel Recovery plan, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ieri ne ha discusso a Messina il presidente della Regione Nello Musumeci con il suo omologo Nino Spirlì e il viceministro alla Infrastrutture Alessandro Morelli. Per i docenti che si sono occupati di redigere il documento tuttavia l’opera «non costituisce una condizione preliminare per la realizzazione dell’alta velocità». Quest’ultima, messa in ombra dalla questione ponte, rappresenta invece uno dei punti principali dell’analisi. «Oggi impieghiamo due ore per traghettare in treno. Sono i tempi legati alla scomposizione dei vagoni e, quando poi vengono ricomposti, bisogna effettuare una sorta di collaudo per testare il sistema di frenatura», spiega a MeridioNews Giuseppe Inturri, docente di Trasporti all’università di Catania. «Utilizzando treni con una composizione ridotta non ci sarebbe bisogno di effettuare tutta questa procedura e il tempo impiegato per traghettare passerebbe da due ore a un ora». Un primo passo per risparmiare un bel po’ di tempo. 

Il vero nodo è però quello dell’alta velocità. Al Sud si ferma a Salerno ed è quindi inesistente sia in Sicilia che in Calabria: «regioni che invece vengono inchiodate a tempi novecenteschi». Tra gli interventi in corso nell’Isola c’è per esempio il raddoppio tra Fiumefreddo e Giampilieri oltre a quelli, non ancora partiti, per la sistemazione del nodo Catania con l’interramento della tratta che attualmente scorre sopra gli archi della marina. «Lungo la Catania-Messina è in corso una velocizzazione della linea – precisa Inturri – miglioramenti sensibili per la mobilità interna ma che sono indietro rispetto al passo del resto d’Italia. Per alta velocità si intende una percorrenza superiore a 250 chilometri orari».

Attualmente da Palermo per raggiungere Roma in treno bisogna affrontare un viaggio della speranza lungo dieci ore. «L’innovazione tecnologica consente all’alta velocità di percorrere tratte anche a 300 chilometri orari, come avviene a Torino, Milano e Roma. Mentre è in costruzione la tratta da Milano fino a Venezia», continua Inturri. Come si risale la china? Il modello scelto dai docenti nel documento è quello alla francese. Che tecnicamente corrisponde all’acronimo AV-LARG e cioè un’alta velocità snella, agile e a basso impatto ambientale alternativa al modello AV/AC che coniuga rapidità di percorrenza al trasporto congiunto di merci. «Con le caratteristiche del modello AV-LARG i 200 chilometri della dorsale interna siciliana sarebbero coperti in circa un ora, con mezz’ora per i collegamenti verso la parte interna», si legge nel documento. 

Le caratteristiche della proposta riguardano proprio la mancata abilitazione al traffico delle merci pesanti con un secondo binario, quello storico, destinato a quest’ultime e al trasporto passeggeri regionale. L’idea di base sarebbe quindi quella di collegare Salerno a Reggio Calabria e di conseguenza l’Italia alla Sicilia. «Mettere insieme passeggeri e merci produce un costo di 30 milioni di euro al chilometro – conclude Inturri – In Francia e Giappone l’alta velocità costa la metà perché su un binario viaggiano solo i passeggeri. L’idea è mantenere il binario storico per le merce e crearne uno per i viaggiatori in cui si possa viaggiare fino 300 chilometri orari».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]