Policlinico: area per ambulanze rimane parcheggio A giugno la promessa: «Sarà fruibile in tempi brevi»

Sulla carta è destinata alla sanificazione delle ambulanze. Si tratta di un’area alle spalle del Pronto soccorso dell’ospedale Policlinico, a Catania. Il box ha una tettoria in plexiglass ed è dotato di due lavandini con acqua corrente e alcuni punti luce. A mancare sono soltanto i mezzi di soccorso. Al loro posto, ormai da novembre 2018, trovano spazio automobili private che di fatto hanno trasformato il box in un parcheggio. La questione a giugno 2020 è stata sollevata dall’Associazione italiana autisti soccorritori, anche attraverso una missiva indirizzata all’assessore alla Salute Ruggero Razza. 

Da allora la situazione è rimasta praticamente identica e a nulla è servito l’impegno, preso con questa testata da parte dell’azienda ospedaliera, di rendere fruibile l’area in tempi brevi. Le istantanee sono sempre le stesse con le macchine che si alternano giorno dopo giorno. «Abbiamo chiesto che la zona venga dotata di un sanificatore e di un armadietto per custodire il materiale per la pulizia», aveva spiegato a MeridioNews Stefano Casabianca, presidente dell’Associazione italiana autisti soccorritori. 

A nulla sembra essere servita nemmeno la visita, il giorno di Natale, del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore Razza. Quel giorno impegnati nel tradizionale scambio di auguri con medici, infermieri e personale sanitario dell’ospedale. All’interno del nosocomio di via Santa Sofia i parcheggi sono circa duemila con la vigilanza in mano alla società Eco-Tourist, società cooperativa sociale, costituita nel 1990 a Catania. 

«La nostra richiesta – spiega a MeridioNews Casabianca – è sempre quella di rendere operativa e fruibile l’area di sanificazione per le ambulanze. Inoltre si chiede di aggiornare il sito per le procedure di sanificazione anti Covid-19. Noi, come associazione, siamo disponibili a confrontarci su questi temi poiché la priorità è quella di tutelare la salute di utenti e operatori».


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