Pogliese torna sindaco in attesa della Corte Costituzionale Il nodo della legge Severino dopo condanna per peculato

Salvo Pogliese torna sindaco. Il tribunale civile di Catania ha accolto la richiesta dei legali del primo cittadino sulla questione di legittimità costituzionale in merito all’applicazione della legge Severino, dopo la condanna a quattro anni e tre mesi per le spese pazze all’Ars. A dirimere la controversia dovrà essere la Corte costituzionale, ma nell’attesa Pogliese tornerà a vestire la fascia di primo cittadino. 

«Con il cuore colmo di gioia e di emozione vi annuncio che questa mattina sono stato reintegrato nella carica di sindaco – ha scritto Pogliese su Facebook -. Tornerò a servire la mia città, con lo stesso entusiasmo, la stessa passione, la stessa determinazione che avevo quando nella primavera del 2018 decisi di rinunciare a un comodo seggio da europarlamentare, alle indennità e alle immunità previste da quel ruolo, per servire una Catania sofferente e prossima al dissesto». 

La condanna di Pogliese risale al periodo in cui l’attuale sindaco di Catania era deputato regionale all’Ars. Nella veste di capogruppo del Pdl avrebbe utilizzato i rimborsi relativi all’attività politica per effettuare spese di diversa natura


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